Aulla, "a scuola col canotto a ogni acquazzone", intervengono i consiglieri regionali di FI Marchetti e Stella

Diego RemaggiAulla3 Ottobre 201983 Visualizzazioni

“Per la Regione le nuove scuole di Aulla sono a posto e prive di grane progettuali. Eppur ci piove… e a ogni acquazzone dal tetto o dai suoli entra l’acqua.

Per una scuola su cui la Regione ha investito sui 25 milioni di euro e che è stata inaugurata due anni fa in grande spolvero con tanto di rappresentanze regionali mi pare un po’ miserino, il risultato. Più che altro perché lì poi ci devono stare i bambini dall’asilo nido alle scuole medie”: le critiche arrivano dal Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti che la primavera scorsa, a seguito dell’allagamento dell’asilo in aprile con tanto di evacuazione, insieme con il collega Marco Stella (Vicepresidente dell’Assemblea toscana) aveva presentato un’interrogazione alla giunta toscana.

“La risposta dell’assessore regionale Federica Fratoni è arrivata il mese successivo – raccontano Marchetti e Stella – e tra le altre cose vi si legge: “Il Plesso risulta idoneo e durante tutta la procedura di approvazione ed esecuzione del progetto nessuno ha ravvisato imperfezioni progettuali”. Poi – proseguono – siccome chiedevamo conto degli allagamenti da terra verificatosi in quel caso specifico, l’assessore regionale ci sottolinea che “in merito alla sicurezza idraulica del plesso è prevista nuova regimazione delle acque superficiali”. Questa volta però è piovuto dal tetto…”.

Forza Italia torna quindi alla carica: “Rinnoviamo le nostre perplessità su questo progetto e sulla sua realizzazione”, considerano Marchetti e Stella. “Torniamo a domandare spiegazioni alla Regione circa l’efficacia costruttiva del plesso in rapporto ai costi sostenuti, visto che a ogni acquazzone per stare in classe serve il canotto. Se ci sono interventi correttivi da fare, li si programmino a spron battuto. I ragazzi lì avevano già passato anni nei container. E questo il massimo di quel che le istituzioni sono in grado oggi di offrire loro? Ci rifiutiamo di crederlo”.

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