Venerdì sera, durante un’operazione straordinaria della polizia locale per garantire la sicurezza stradale, è stato fermato un uomo che, dopo aver brindato con un numero imprecisato di bicchieri, ha pensato bene di testare i limiti della stabilità umana su un monopattino elettrico. Il suo tasso alcolemico? 1,8 g/l, ovvero quattro volte oltre il limite di legge. Più che guidare, tentava un freestyle acrobatico in mezzo alla città.
L’esito è stato prevedibile: patente ritirata, monopattino sequestrato e denuncia penale. Ma la vera chicca è che il nostro eroe rischia fino a due anni di carcere, perché – sorpresa! – la legge non fa distinzione tra un bolide da corsa e un trabiccolo elettrico quando si tratta di guida in stato di ebbrezza. Dopotutto, un ubriaco su due ruote può fare danni quanto un cinghiale in tangenziale.
I controlli straordinari sono stati intensificati dopo un incidente mortale avvenuto mercoledì in viale Italia, e la polizia ha deciso di setacciare la città con alcol test e verifiche sui veicoli. Tra le 70 persone controllate, ben quattro sono risultate positive. Il cinquantenne in questione, però, si è distinto per il suo particolare talento nel mettere alla prova la pazienza degli agenti.
La notizia ha scatenato il delirio sui social: c’è chi propone di equipaggiare i monopattini con un etilometro incorporato e chi suggerisce una patente speciale per la “mobilità alternativa alcolica” ecologica e bio, anche un possibilmente vegana. Qualcuno ipotizza anche la creazione di piste riservate per chi decide di trasformare almeno una parte della città in un circuito di sbronzi su ruote, dove poter sfrecciare senza meta e senza alcuna destinazione.
Nel frattempo però l’episodio solleva una questione seria: i monopattini sono sempre più diffusi, ma spesso chi li usa si sente esonerato da qualsiasi regola. Forse è il caso di aggiornare il codice della strada con una nuova categoria di reato: “sbronzi alla guida, anche se è un ferro da stiro su ruote”.
Resta da capire se il cinquantenne in questione riuscirà a cavarsela con una semplice multa o se il suo curriculum da funambolo del venerdì sera gli farà guadagnare un bel soggiorno in carcere. In attesa del verdetto, un consiglio ai futuri piloti di monopattini alcolici: se proprio dovete esagerare con i brindisi, almeno prendete un taxi. O al massimo, andate a piedi – sempre che riusciate a stare dritti.