23 Aprile 2024, martedì
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A Sarzana 134mila euro per i senzatetto

134mila euro per i senzatetto di Sarzana. Finalmente, dopo anni di noncuranza e abbandono, tranne che per i solito e costante sostegno della Caritas, è pronto un intervento a favore dei clochard. Dal Distretto socio-sanitario Val di Magra, infatti, “saranno finanziati 134mila euro per un programma di intervento in favore dei senzatetto a rischio marginalità”.

Per agire a favore degli ultimi della società. “Un programma – ha reso noto infatti proprio la sindaca di Sarzana, Cristina Ponzanelli, in qualità di presidente del Distretto – che servirà a fare luce su quella zona grigia, popolata di senzatetto e persone senza fissa dimora di cui, a oggi, si sa poco sia in termini di numeri e presenza sul territorio che dei bisogni di cui necessità”. Quella “zona grigia” dove da anni cittadine e cittadini, sarzanesi e non solo, chiedevano di intervenire.

“Si tratta del programma PRINS (REACT-EU) – ha spiegato inoltre la stessa Ponzanelli, prima cittadina di Sarzana, che ha sotto gli occhi quotidianamente la situazione in città per esempio – finanziato in favore del Distretto socio-sanitario della Val di Magra per l’importo di 134mila euro, di cui il direttore Davide Capellari mi ha informato da poco. Il programma – ha aggiunto Cristina Ponzanelli – prevede iniziative di pronto intervento sociale anche a favore delle persone in condizioni di povertà estrema o marginalità e ha, quale obiettivo principale, quello di dare supporto alla rete territoriale dei servizi nella realizzazione di sostegno e aiuto a favore di persone a rischio emarginazione, offrendo loro percorsi personalizzati di orientamento nella rete dei servizi, anche sanitari, nella formazione professionale, nel lavoro e occasioni di socializzazione e innalzamento della propria autostima”.

Prevista anche l’attivazione di un centro servizi in cui a seconda del bisogno sarà attivato “un servizio di accompagnamento per la residenza virtuale e il fermo posta”. Per quanto riguarda un tetto vero sulla testa invece? Alla domanda è stata data immediata risposta: “Per l’emergenza abitativa il progetto prevede la possibilità di reperire appartamenti o stanze per l’accoglienza, gestiti secondo la modalità del cosiddetto ‘housing led’ mentre nei casi più complessi il primo passo nella filiera dell’assistenza rimarrà il dormitorio della Caritas alla Spezia”. Caritas è ancora oggi stesso soggetto del terzo settore che si occupa di procurare da mangiare quotidianamente ai barboni e a chi non ha il pasto garantito.

La rete di parternariato a cui il Distretto farà riferimento e che ha visto manifestare interesse alla coprogrammazione e coprogettazione degli interventi vedrà la partepicazione di: cooperativa sociale Mondo Aperto, Associazione Crescere insieme aps, Cometa consorzio dicooperative sociali, cooperativa sociale Linbergh, cooperativa sociale Gulliver, Impresa sociale Moca Future, cooperativa sociale La Piccola Matita, Associazione Insieme per i diritti dei nostri figli odv. Ogni situazione verrà quindi valutata da un’equipe multiprofessionale costituita dal referente del Comune che presenterà il caso, dagli operatori della rete di parternariato e dall’assistente sociale dell’ambito Distretto socio-sanitario preposto agli interventi di pronto intervento per l’estrema marginalità e senza fissa dimora che interagirà con i servizi dell’Asl.

“Il progetto prevede una dettagliata rendicontazione al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali a cura del direttore del Distretto stesso, pertanto gli interventi effettuati dovranno avvenire nell’alveo di quanto previsto dalla linee guida ministeriali”, ha chiosato il presidente del Distretto socio-sanitario Val di Magra, Cristina Ponzanelli.

Nunzio Festa
Nunzio Festa
Autore, collaboratore di Eco della Lunigiana per la zona di Sarzana e La Spezia
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