È in programma domani mattina alle 8,30 la cerimonia di intitolazione della Via dei Caduti in ricordo delle vittime dell’ex polverificio di Pallerone: delle nove persone che persero la vita nei primi anni Quaranta. L’iniziativa, inserita dal Comune e dall’ANMIL nella 74esima Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, è partita da uno scambio tra la locale ANPI e Maria Grazia Tortoriello, delegata alla cultura.
Racconta Giuseppe Carnesecca di ANPI Licciana Nardi, Comano, Aulla, Podenzana: «Da un po’ di tempo si è aggiunta a noi Pamela Bruno, una giovane della zona. Una sera parlando della polveriera e dei suoi caduti, lei ci racconta che tra questi c’è una sua zia, oggi sepolta nel cimitero di Olivola. Ci dice, si pensa: sarebbe bello recuperarne la memoria. Si tratta di persone morte – nel 1940, ’41, ’42 – per incidenti in fabbrica: sai, allora si lavorava a pieno regime, si produceva. L’occasione della nuova re-industrializzazione dell’area potrebbe essere buon motivo per una proposta: da una parte il recupero della lapide già presente e degradata, dall’altra l’intitolazione di una strada ai Caduti. Maria Grazia Tortorello ed il sindaco Roberto Valettini hanno abbracciato subito la nostra iniziativa». «Come ANPI siamo contenti che la richiesta sia stata accolta ed inserita in una Giornata così importante (e in tema). Spero che l’evento come l’operazione più in generale possa avere la giusta attenzione, magari proseguendo con qualche altra iniziativa».
Che ne dite, Comune di Aulla? Ora Maria Grazia Tortoriello ne parla emozionata: «Sul posto si trovava già una lapide dedicata alle vittime dell’ex polverificio, una lapide realizzata nel 1962, molto degradata. Riportarla alla luce, intitolando una Via, è una cosa a cui noi stessi pensavamo e che riteniamo di grande importanza. Quelle persone sono tra le prime vittime del lavoro documentate, l’occasione della Giornata Nazionale ANMIL si è rivelata perfetta. Il tema è purtroppo ancora scottante e domani sarà, nel complesso, un’occasione di riflessione, di urgenza. La Via che intitoleremo è la grande strada che attraversa le fabbriche, una specie di ‘boulevard’ che abbiamo riaperto qualche anno fa e che da ora avrà un nome». Appunto, a memoria.
Anche per Paolo Bruschi, presidente territoriale ANMIL Massa Carrara, tale intitolazione è importante come lo è sempre dedicare strade, monumenti, panchine che possano fungere da monito per l’opinione pubblica. «È ancora necessario – dice – sensibilizzare in tutti i modi possibili le persone sul tema: bisogna sapere che lavorando ci si può fare molto male, nel fisico e nella psiche, spesso purtroppo morire, lasciando nello sconforto un’intera famiglia. Ogni morto, infortunato, malato getta infatti nel dolore e nella difficoltà anche la famiglia tutta. Posso dirlo per esperienza, i miei hanno dovuto adeguarsi alla mia disabilità». La cerimonia avverrà in apertura della Giornata ANMIL di cui trovate tutte le informazioni qua.
Le nove vittime dell’ex polverificio sono: Giovanni Cini, Raffaele Collecchia, Clotilde Giannarelli, Amabile Lombardi, Giulio Lombardi, Maria Mazzoni, Luigi Mori, Giuseppe Navalesi, Andrea Raspolini. Persero la vita nei primissimi anni Quaranta. Il più grave incidente, racconta Paolo Bissoli in un articolo dedicato, è quello del 12 novembre 1940: «Sono le 9,50 del mattino e l’esplosione di un essiccatoio fa tremare la terra ad Aulla. In direzione di Pallerone si vede una colonna di fumo, la gente accorre: a perdere la vita sono quattro uomini e due donne». «Trascorrono quattro mesi e il 28 marzo 1941 un incendio nel reparto polveri si porta via altre due vite; un altro incendio, sviluppatosi il 5 ottobre 1942, costa la vita ad un operaio». E tutto nel già difficile tempo di guerra. L’articolo qua.