Una tragica fatalità ha scosso la città di Massa: una bambina di soli quattro anni è morta dopo aver ingerito una pila al litio, utilizzata comunemente in piccoli dispositivi elettronici. L’incidente è avvenuto lo scorso giovedì, quando la piccola è stata portata d’urgenza all’OPA, ma ogni tentativo dei medici di salvarla si è rivelato vano. La pila, di tipo “a bottone”, ingerita qualche giorno prima le è stata fatale.
Secondo le prime ricostruzioni, la pila sarebbe stata accidentalmente ingerita dalla bambina mentre giocava in casa. Questo tipo di batterie rappresenta un grave pericolo per i più piccoli, poiché, una volta ingerite, possono provocare gravi lesioni all’esofago o all’apparato digerente, a causa delle sostanze chimiche in esse contenute.
I genitori l’avevano portata immediatamente all’ospedale di Siena, dove le è stato rimosso il corpo estraneo. Tuttavia in settimana c’è stato un peggioramento e dopo essere stata trasportata d’urgenza all’OPA di Massa, la piccola ha perso la vita.
«Sono stati seguiti tutti i protocolli previsti in questi casi, ma le condizioni della bambina sono successivamente peggiorate, probabilmente a causa delle sostanze rilasciate dalla pila che hanno avuto poi un effetto lesivo sull’aorta», spiega una nota a firma congiunta dell’Aou Senese per il policlinico Le Scotte e di Monasterio, a cui fa capo l’ospedale del cuore di Massa.
Numerosi messaggi di solidarietà e cordoglio sono arrivati alla famiglia, mentre l’amministrazione comunale di Massa ha espresso la propria vicinanza ai genitori.
Le autorità sanitarie e le associazioni per la sicurezza infantile hanno colto l’occasione per ribadire l’importanza di tenere oggetti piccoli e potenzialmente pericolosi fuori dalla portata dei bambini. Le pile a bottone, per le loro dimensioni ridotte e il loro aspetto apparentemente innocuo, rappresentano uno dei rischi più comuni, ma anche più sottovalutati, all’interno delle mura domestiche.