“Quando mi è stata chiesta la disponibilità a candidarmi Presidente della Provincia di Massa-Carrara sapevo di partire molto indietro. Di fatto la base era il 24% del 2016 e questo non deponeva a mio favore”. A dichiararlo è Matteo Mastini, sindaco di Tresana e candidato del centrodestra nell’ultima tornata delle provinciali del 18 dicembre scorso.
“Nel corso delle settimane invece siamo riusciti, grazie alla disponibilità di tanti amici, dei colleghi Sindaci e dei Consiglieri comunali, a ridurre il distacco fino ad arrivare al 44,5%.
Non bisogna omettere un altro dato: nel 2016 il Presidente era stato eletto con il 75% e i punti persi sono addirittura 20. Lorenzetti è stato infatti rieletto con il 55,5%.
Nessuno avrebbe potuto pensare che si potesse arrivare a queste percentuali.
Questo nonostante al Consiglio fossero state presentate tre liste di area centrosinistra e solo una di centrodestra.
La grande soddisfazione del centrosinistra, più che legittima, si spiega così: negli ultimi giorni qualcuno ha temuto che una sfida considerata già vinta si trasformasse in debacle.
L’elemento di novità è la consapevolezza che il centrodestra può e deve avere di se stesso: se in tre settimane abbiamo recuperato il 20% possiamo vincere qualsiasi sfida.
In primavera si giocheranno le partite di Aulla, Carrara e Zeri e penso che si possano ritenere più che mai aperte.
Con i segretari della Lega Nicola Pieruccini, di Fratelli d’Italia Marco Guidi e di Forza Italia Emanuele Ricciardi, abbiamo fatto un ottimo lavoro.
Lavoro che proseguirà in Consiglio provinciale con Omar Tognini, Irene Mannini e Bruno Tenerani: anche se paradossalmente la legge Del Rio mi impedirà di sedere in Consiglio nonostante i 38.500 voti conseguiti, io sarò al loro fianco.
Ci occuperemo sia della manutenzione ordinaria, pressoché inesistente, sia dei progetti, che dei finanziamenti e delle opere.
Al Presidente Gianni Lorenzetti, con il quale mi sono subito congratulato, offriremo leale collaborazione, ma le scelte dovranno essere condivise e non, come spesso avvenuto in passato, calate dall’alto.
Quanto alle Province, quello che possiamo sperare è che la loro governance possa essere scelta dai cittadini. Non dobbiamo dimenticare che a votare è stata la politica e non la gente. Infine un cenno al PNRR: mi sarei aspettato che fosse costituita una cabina di regia al servizio dei 17 Comuni della Provincia.
Invece – conclude Mastrini – siamo già nella fase attuativa del piano e niente di tutto questo è stato fatto.È mancata e manca una visione, una strategia complessiva di sviluppo del territorio. Sicuramente non è mancato l’impegno, ma ormai questo non basta più”.