“Ferma contrarietà alle misure ulteriormente restrittive per la Toscana, per effetto dell’ordinanza emessa oggi, che vedranno chiusure praticamente totali per i giorni di Pasqua e Pasquetta con la sola consegna a domicilio che, per paradosso, contribuirà solo ad aumentare la mole di spostamenti negli esercizi aperti tra oggi e domani”. A dirlo sono Stefano Scaramelli e Maurizio Sguanci, consiglieri regionali di Italia Viva, in merito all’ordinanza 42/2021 del presidente della Giunta regionale.
“Chiediamo il ritiro dell’ordinanza – proseguono Scaramelli e Sguanci – e il ripristino delle sole limitazioni nazionali senza ulteriori restrizioni. Non crediamo che queste misure possano portare benefici in termini di limitazione del contagio ma solo alimentare smarrimento,frustrazione e ulteriore impoverimento per le tante attività duramente|colpite dalla pandemia in questo anno. La strategia per uscire da |questo tunnel è la prevenzione e la vaccinazione. Gli sforzi e le misure devono andare in questa direzione, non in altre. Abbiamo già visto che le limitazioni da sole non servono a eliminare i contagi”.
Dello stesso avviso anche Italia Viva Massa Carrara che si aggiunge alle dichiarazioni dei consiglieri regionali e segue anche l’indirizzo di Cosimo Ferri che in una nota stampa scrive: “L’ Ordinanza della Regione Toscana emessa oggi con cui si impongono ulteriori restrizioni risulta eccessiva e mette in difficoltà tanti titolari di esercizi commerciali e tante famiglie. Il metodo poi di emettere provvedimenti quando tutti hanno già programmato una propria organizzazione nel rispetto delle regole e’ assurdo, incomprensibile e disorienta i cittadini già in difficoltà. Non è questo la strada del giusto equilibrio tra tutela della salute e rispetto di tanti operatori ma anche dei cittadini”. “Tra l’altro gli assembramenti, quelli veri, si creeranno tra oggi e domani dentro gli esercizi commerciali , dove tutti correranno per rimediare alle limitazioni dell’ordinanza. E ci sarà poi un danno enorme per tanti operatori che hanno già ordinato e prenotato prodotti. Chi pagherà questi danni – interroga Ferrii? Chiediamo al Presidente della Regione Toscana di revocare il provvedimento”.