venerdì 27 Dicembre 2024

Tutelare le sorgenti delle Apuane, la richiesta arriva da Fridays For Future

Oggi è la Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita nel 1992 dall’ONU per ricordare l’importanza della tutela di questo bene naturale inestimabile. Purtroppo però le risorse idriche mondiali stanno diminuendo sempre di più e ad oggi il 25% della popolazione mondiale vive in aree ad altissimo stress idrico, una percentuale destinata a crescere a causa dei cambiamenti climatici (fonte ISPI).

La siccità non è soltanto un problema ambientale che interessa l’altra parte del globo, ma diventa una sfida sociale anche qui da noi perché é una delle maggiori cause che spingono migliaia di persone ad emigrare verso l’occidente. Il motto del nostro movimento è pensare globale e agire locale, motivo per cui la lotta all’inquinamento nel mondo deve cominciare da qui, dove possiamo far sentire la nostra voce alle istituzioni. 
La tutela dell’acqua e delle Sorgenti è proprio una delle motivazioni per cui FFF Massa è nato: le Alpi Apuane sono la principale fonte idropotabile della Toscana (il Frigido ha una portata di 1500 litri al secondo), con una quantità inquantificabile di sorgenti che le hanno fatto ottenere l’appellativo di “Montagne d’Acqua”. Nonostante l’incredibile importanza che l’acqua ricopre per il nostro territorio, la politica e il desiderio di profitto infinito, la danneggiano.

La marmettola, polvere derivante dall’estrazione di marmo, è ovunque e porta con sé conseguenze devastanti: flora e fauna dei fiumi sono annientate a causa di questa polvere si deposita nel fiume e lo cementifica. Un esempio tragico di questo fenomeno è stata l’alluvione a Carrara del 2014: la marmettola aveva creato uno strato di circa 60-80 centimetri che, unito ad altri fattori, ha provocato l’esondazione del Carrione. Ma se questo non dovesse bastare, vogliamo ricordare i costi di depurazione, totalmente a carico dei contribuenti, che la marmettola provoca: 300000 euro annui, a fronte dei 50000 di un impianto normale, per togliere in media 4000 tonnellate di polvere di marmo e non solo. Le acque arrivano all’impianto del Cartaro a Casette, dove si trova il più grande bacino marmifero di Massa, piene anche di legante metallico, cobalto, rame, nichel, stagno, ferro e wolframio a causa del filo diamantato usato per il taglio del marmo.

Noi ragazzi e ragazze del Fridays e tutta la cittadinanza che ci sostiene abbiamo sete, sete di verità troppo spesso infangata per convenienza, sete di giustizia climatica e sociale, sete che la politica agisca ora.

I ragazzi e le ragazze di Fridays For Future Massa

Redazione
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