I responsabili della missione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in Cina, incaricati di indagare le origini dell’attuale coronavirus, hanno escluso che il virus abbia avuto origine in un laboratorio cinese. Dopo alcune settimane di lavoro a Wuhan, la prima città in cui furono segnalati casi di COVID-19 più di un anno fa, la missione ha quasi concluso le proprie indagini e dovrebbe a breve estendere le verifiche in altre aree del Sudest asiatico, dove si sospetta potrebbe avere avuto origine la causa della pandemia.
Peter Ben Embarek, il capo della missione dell’OMS ha riferito: “I risultati suggeriscono che è estremamente improbabile che l’ipotesi dell’incidente di laboratorio spieghi l’introduzione del virus nella popolazione umana, e quindi non è un’ipotesi che implica il suggerimento di studi futuri sul nostro lavoro”.
L’ipotesi più condivisa continua a essere quella di un passaggio del coronavirus dai pipistrelli agli esseri umani, probabilmente con un’altra specie che avrebbe fatto da tramite.
Il team internazionale convocato dall’OMS è composto da 17 esperti cinesi e un numero uguale di controparti provenienti da altre nazioni, che si occupavano di tre aree: epidemiologia, ricerca molecolare e animale/ambientale.