Quella di Iacopo Melio è una bella storia. Ha 28 anni, è disabile e da 7 mesi non usciva per nessun motivo al mondo. Troppo cagionevole la sua salute per essere esposto a rischio covid, ma da casa si è inventato un modo di comunicare efficace e originale. Ha tenuto compagnia ai tanti che lo seguivano già per la sua campagna e associazione #vorreiprendereiltreno durante il lockdown e poi si è candidato per le elezioni regionali col Partito Democratico, sfruttando al massimo le potenzialità della Rete per far parlare di sé, per raccontare i suoi progetti, la sua lotta per l’inclusione e l’abbattimento di ogni tipo di barriera, non solo architettonica.
Melio, Iacopino per tutti gli amici che lo seguono da anni, ha racimolato la bellezza di 11.233 preferenze, “mi hanno affidato i loro sogni e le loro speranze dandomi fiducia, e la fiducia è uno dei beni più preziosi che si possa cedere a qualcuno”, scrive sulla sua pagina Facebook in cui si sprecano le congratulazioni. “In tanti, da tutta Italia, mi avete chiesto in questi anni di rappresentare un “cambiamento”: per il bene del mio territorio, per le persone che lo vivono e per la Politica tutta, dando un segnale che scuotesse i cuori e le teste di chi aspetta di ritrovare l’entusiasmo perduto – racconta Iacopo -. Quel segnale è arrivato stanotte, con una gentilezza prepotente, facendosi spazio a testa alta. È arrivato con una forma di amore incondizionato, il vostro, che nemmeno pensavo potesse esistere così. A voi il terzo immenso GRAZIE, perché siete la seconda famiglia che non ho scelto ma che ci siamo costruiti”.
Sono stati mesi impegnativi per Iacopo, da un punto di vista fisico e mentale, ma hanno dato buoni frutti. Il mondo della comunicazione è il suo terreno di gioco, dato che è laureato in scienze politiche (“Comunicazione, media e giornalismo), lavora nel mondo dell’informazione, fa il divulgatore ed è attivista per i diritti umani e civili.
La sua Onlus #vorreiprendereiltreno è nata nel 2015 ed è ormai un punto di riferimento in Italia per la disabilità. Tre libri già in archivio, ha vinto il premio “Cittadino europeo” ed è stato premiato dal presidente Mattarella in persona come “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. Di lui parlano un po’ in tutta Europa e non solo, la sua storia l’hanno raccontata BBC, Al Jazeera, Sky e tante testate nazionali.
Il giorno prima del silenzio elettorale, mentre tutti erano in piazza a salutare il proprio elettorato, Iacopo si è messo al computer ed ha scritto una lettera a sua sorella, righe toccanti, che hanno commosso i suoi fans e non solo: “Cara Costanza, anche per questo ho scelto di candidarmi. Per essere la tua àncora che ti rende leggera. Per garantirti il diritto ad uno studio di qualità, un lavoro pagato il giusto e quanto quello dei tuoi colleghi uomini, autobus e treni ecologici per girare il mondo, una sanità che ti accolga perché accoglie chiunque, leggi giuste e uguali per tutt*, esperienze all’estero se vorrai partire e fondamenta sicure se sceglierai di restare. Ma sempre libera e indipendente. Sempre al sicuro da sentirti a casa. Per questo, domenica mattina, ci sveglieremo presto. Mi aiuterai ad abbottonare la camicia come sempre e andremo a mettere una croce, con il babbo e la mamma, con una matita importante. E tu, che sarai con noi, resterai fuori la cabina ma dentro i miei pensieri. Perché il futuro è adesso e tu sei già grande. Non si può più aspettare”.
Alla fine Iacopo ce l’ha fatta, la sua è una bella storia, o meglio: l’inizio di una bella storia. Di sicuro entrerà in consiglio regionale portando una ventata di freschezza e ottimismo, due necessità che ormai sono improrogabili per la nostra regione e per il nostro Paese.
Buon lavoro Iacopo!