6 Maggio 2024, lunedƬ
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Welby e Cappato assolti per la morte di Davide Trentini

Assoluzione come era giĆ  accaduto per dj Fabo. Anche se Davide Trentini, 53 anni, malato di sclerosi multipla da quanto ne aveva 27, non era tenuto in vita da macchinari come Fabiano Antoniani ma pur sempre, per la difesa, era sottoposto a trattamento di sostegno vitale per le cure farmacologiche che doveva seguire e per l’assistenza specifica di cui aveva bisogno per sopravvivere.
Marco Cappato e questa volta con lui anche Mina Welby, non commisero reato quando aiutarono – il primo economicamente attraverso l’associazione Sostegno civile, la seconda accompagnandolo in Svizzera -, Trentini a morire col suicidio assistito in una clinica di Basilea. Era il 13 luglio 2017: il giorno dopo Cappato e Welby, rispettivamente tesoriere e copresidente dell’associazione Luca Coscioni, si presentarono ai carabinieri di Massa, la cittĆ  di Trentini, per autodenunciarsi, facendo partire il procedimento penale che oggi ha portato alla loro assoluzione, sia per l’accusa di istigazione al suicidio sia per quella di aiuto al suicidio, da parte della corte d’assise di Massa.
Dopo la sentenza, Marco Cappato ha detto: “La sentenza ci ha dato ragione e oggi rende giustizia anche alla mamma di Davide a cui dedico questo momento. Non pensiamo adesso che la legge sullā€™eutanasia sia inutile perchĆ© tanto arrivano le assoluzioni: la legge serve per garantire un diritto a tutti i cittadini e serve ad eliminare una potenziale discriminazione. Non possiamo piĆ¹ accettare che ci sia una discriminazione sulla base della tecnica con cui sei tenuto in vita. Lā€™azione di disobbedianza civile continuerĆ  fino a quando il Parlamento non si sarĆ  assunto la responsabilitĆ  che fino ad ora non si ĆØ assunto”.

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