Coronavirus, Ordinanza 646 chiarisce: permessi gli spostamenti in entrata e in uscita dalle zone rosse motivati per comprovate esigenze lavorative o di salute

Arrivano i primi chiarimenti sugli spostamenti dalle zone rosse, rispetto alle restrizioni del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo, che ha esteso il livelli di guardia massimo su regione Lombardia e le provincie di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Rimini, Pesaro Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola.
Secondo quanto definito dall’ordinanza 646 firmata dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, le disposizioni dell’articolo 1, comma 1, lettera a del Decreto che recita “evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”, è da applicare solo alle persone fisiche.
Rimangono quindi esclusi il transito e trasporto merci e la filiera produttiva.
Non sono previste ulteriori restrizioni negli uffici pubblici delle zone indicate, lasciando in vigore la possibilità di effettuare smart working da casa e il rispetto delle norme di igiene e di distanza di sicurezza. L’applicazione delle norme è demandata alle Regioni.

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