22 Novembre 2024, venerdì

Sanità, i dipendenti della Fondazione Don Gnocchi chiedono un incontro sul Coronavirus e ricordano la situazione di stallo in cui si trovano da dicembre

Chiedono un incontro urgente sul tema Coronavirus al direttore della Fondazione Don Gnocchi, Francesco Converti, i dipendenti delle strutture di Fivizzano e Marina di Massa, per concordare quali misure seguire. Lo fanno attraverso una comunicazione sindacale di Enzo Mastorci, segretario provinciale della Cisl Funzione Pubblica, che scrive alla Direzione:
“Relativamente alle notizie che stanno monopolizzando i sistemi informativi in questi giorni, pur considerando che al momento la Regione Toscana non sembra presentare casi di persone infette da Coronavirus, considerato che i pazienti ricoverati presso le strutture di Marina di Massa e Fivizzano arrivano anche da Regioni diverse dalla Toscana e che comunque vi sono alcune persone ‘sotto osservazione’ anche nella vicina Liguria, senza voler creare allarmismo riteniamo doveroso convocare una riunione urgente per definire protocolli e misure preventive (DPI, apertura e accesso al pubblico ecc.) rispetto a lavoratrici e lavoratori delle vostre strutture”.

Mastorci ritorna anche sulla situazione sospesa dei lavoratori e lavoratrici delle due strutture, che a dicembre hanno manifestato per la scelta della Fondazione che preveerebbe il passaggio da una classificazione del contratto nazionale di ambito sanitario a un contratto Aris per Rsa.
“Lavoratrici e lavoratori della Don Gnocchi rimangono in apprensione poiché ad oggi ancora non è stato chiarito quale sarà il loro futuro – afferma – Dopo le manifestazione intraprese nel mese di dicembre la varie forze politiche si erano prese in carico il problema per definire se le due strutture provinciali della Don Gnocchi ( Marina di Massa e Fivizzano ) potessero o meno rientrare nella sfera sanitaria come è stato fino al 31 dicembre scorso ma ‘l’assordante silenzio’ che ne è seguito ha fatto aumentare nervosismo e incertezze in tutte quelle/quei professionisti che stanno garantendo la qualità delle prestazioni rese dalle strutture Don Gnocchi.
La recente iniziativa dell’amministrazione di Fivizzano con la tre giorni di consiglio comunale aperto ed anche le parole del presidente del consiglio regionale toscano Eugenio Giani hanno accentuato la preoccupazione. Proprio nel momento in cui le commissioni regionali stanno ‘confezionando’ il parere tecnico sul tipo di prestazioni che vengono erogano dalle strutture Don Gnocchi, il presidente del consiglio regionale ha lasciato tutti perplessi con la sua affermazione secondo la quale ‘i problemi della sanità della nostra provincia sarebbe ancora figli del famoso buco della Asl 1’.
Riteniamo che sia necessario un chiarimento da parte di chi si presenterà come candidato per assicurare la continuità politica della Regione Toscana.
Infatti ad oggi la Regione Toscana eroga alla Don Gnocchi delle rette a compensazione delle prestazioni sanitarie post acute, ma secondo l’intendimento della Fondazione queste sarebbero ‘declassate’ nella categorie delle prestazioni socio – sanitarie che peraltro cozzerebbero con l’attuale sistema che viene finanziato dai vari comuni. Se entro la fine del mese gli organismi competenti (Asl e/o Commissioni Regionali) non dovessero pronunciarsi, riprenderanno quelle iniziative di lotta che vogliono mantenere la matrice sanitaria delle strutture al fine di dare continuità alla elevata qualità prestazionale fino a ora garantire dalle strutture della Fondazione Don Gnocchi”.

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Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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