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Una maratona di 24 ore per costruire un terrazzamento eseguito con la tecnica dei muri a secco. La tecnica entrata quest’anno nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio dell’umanità dall’Unesco è stata utilizzata dal gruppo spontaneo “Siamo tutti scalpellini” che da diverso tempo si occupa di diffondere e salvaguardare la lavorazione della pietra e che il 29 marzo scorso a Ramiano, nel comune di Calestano, in provincia di Parma ha organizzato questa iniziativa. Il terrazzamento pianeggiante ospiterà alcuni dei laboratori previsti all’interno del progetto ThinkBig di Lude e Fondazione Cariparma e, in linea lo spirito che anima il gruppo, che punta a valorizzare il lavoro collettivo e il legame tra l’uomo e la natura. Per realizzare questo è nata l’idea della maratona di 24 ore. Un’idea originale che gli organizzatori si augurano potrà diventare un appuntamento annuale itinerante nei luoghi interessati alla tecnica dei muri a secco. L’iniziativa e l’opera sono state realizzate grazie alle pietre fornite gratuitamente dalla cava La Pietra di Cassio, all’impresa locale Fratelli Conciatori che gratuitamente si è occupata del movimento terra, la Cooperativa Forestale Passo della Cisa e soprattutto al Kollettivo Milarepa (Camogli, Ge) formato da esperti muraioli. La maratona è cominciata alle ore 17 di venerdì 29 marzo ed è terminata alle 17 del giorno successivo. Il lavoro è stato diviso in squadre che si sono alternate nelle 24 ore. Durante la notte, oltre alle pile frontali, il cantiere era illuminato con torri faro gentilmente fornite dalla Protezione Civile locale e così dove prima c’era una curva in salita ora c’è un terrazzamento sostenuto in pietra a secco.