Il tribunale di Firenze ha condannato ieri sera in un processo per bancarotta preferenziale sul crac di società edili Denis Verdini a 4 anni e 4 mesi e gli imprenditori di Campi Bisenzio Ignazio Arnone, a 3 anni e 4 mesi, e il figlio Marco Arnone a 2 anni e 4 mesi.
Il processo riguarda operazioni fra la banca ex Ccf, di cui Verdini era presidente, e le imprese degli Arnone che avevano rapporti con l’istituto da cui ottennero lavori edili i cui proventi vennero stornati per ridurre l’esposizione debitoria. Il pm Luca Turco aveva chiesto 6 anni per Verdini e 1 anno e 3 mesi per i due imprenditori, riconoscendo le attenuanti generiche per la “totale subordinazione a Verdini”.
Verdini è intervenuto con una dichiarazione spontanea dicendo che “i lavori erano stati assegnati a clienti di vecchia data della banca, furono fatti e la banca li pagò”, “tra gli Arnone ci furono normali rapporti patrimoniali tra padre e figlio”. Per Turco fu invece un’operazione “studiata a tavolino”.
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Diego Remaggi
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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