Al Bancarella vince “Come l’arancio amaro” di Milena Palminteri

Al Bancarella vince "Come l'arancio amaro" di Milena Palminteri - bancarella, libri

L’opera trionfatrice del Premio Bancarella 2025, alla sua 73ª edizione, è “Come l’arancio amaro” di Milena Palminteri, pubblicato da Bompiani. Il riconoscimento, nato nel 1953, rende omaggio ai librai e ai venditori ambulanti di libri originari di Pontremoli ed è l’unico assegnato annualmente proprio da libraie e librai.

Sui social, la casa editrice Bompiani ha commentato: “Complimenti a Milena e un grazie a tutti coloro che hanno sostenuto questo straordinario romanzo”.

Il libro di Palminteri – tra i debutti italiani più venduti degli ultimi anni – ci trasporta ad Agrigento nel 1960. Carlotta, una delle protagoniste, ha 36 anni ed è convinta che nessuna persona amata possa rimanere al suo fianco: suo padre è morto la notte in cui lei nasceva, la sua adorata bambinaia se n’è andata quando lei era piccola e sua madre è sempre stata simile a un’algida istitutrice.

Come ogni anno, Pontremoli ha ospitato la finale che ha visto protagonisti con Milena Palminteri anche “Il dio che hai scelto per me” di Martina Pucciarelli (HarperCollins), “Il pendio dei noci” di Gianni Oliva (Mondadori), “La fame del cigno” di Luca Mercadante (Sellerio), “La ragazza con la gonna a fiori” di Guido Rodriguez (Morellini) e “Luisa” di Paola Jacobbi (Sonzogno).

A Buffon il Premio Bancarella Sport

Per quanto riguarda il 62° Premio Bancarella Sport, è stato assegnato a Gianluigi Buffon per l’autobiografia “Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi”, pubblicata da Mondadori e scritta con Mario Desiati. I librai indipendenti e la giuria tecnica composta da giornalisti sportivi hanno scelto il volume dell’ex portiere della Nazionale e della Juventus. L’opera ha ottenuto 193 voti. Al secondo posto Paolo Piras con “Vertical – Il romanzo di Gigi Riva” (66thand2nd), al terzo Claudio Colombo con “Giù la testa” (Hoepli), al quarto “La mia vita controvento” di Reinhold Messner (Corbaccio), al quinto “Senna le verità” (Edizioni Minerva) di Franco Nugnes e al sesto “Gioco sporco – I misteri dello sport” (Gallucci Editore) di Nicola Calathopoulos.

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