Nel Sabato dell’Ambiente raccolti rifiuti nei corsi d’acqua, impedendo che arrivino sulle spiagge: perché il mare inizia dai fiumi.
Mentre decine di tartarughe stanno nascendo sulle spiagge della Versilia e della Costa Apuana, la pulizia dei corsi d’acqua organizzata dal Consorzio 1 Toscana Nord, ha visto la partecipazione più alta di sempre con 40 associazioni di volontariato impegnate a togliere plastiche dai fiumi in Lunigiana, Massa, Versilia, Vecchiano, Lucchesia e Piana.
È stato record assoluto di presenze e di partecipazione quello che il Consorzio 1 Toscana Nord ha registrato nell’ultima edizione del Sabato dell’Ambiente che si è svolta sabato 2 settembre.
Tutte insieme e ognuna nel proprio territorio hanno reso un servizio meritorio alle comunità, andando a cercare e rimuovere i rifiuti abbandonati negli ambienti naturali di fiumi, canali e torrenti. La lotta alle plastiche ingaggiata dal Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord interessa proprio tutti coloro che, con spirito di servizio e amore per l’ambiente, hanno deciso di adottare un corso d’acqua e di prendersene cura, attraverso il monitoraggio e soprattutto la rimozione dei rifiuti.
“Abbiamo assistito a un evento storico sia per numero di partecipanti, oltre 300, che per numero di punti di raccolta diffusi in quasi tutto il nostro territorio – spiega il Presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi. – Una raccolta diffusa che si svolge contemporaneamente ovunque ci siano persone disponibili a dare il proprio contributo, che speriamo di poter allargare quanto più possibile.”
La pulizia dei corsi d’acqua vede impegnato il Consorzio durante le fasi della manutenzione e insieme alle associazioni diventa ancora più efficace, perché i volontari si dedicano a questa attività tutti i mesi dell’anno.
Il segreto del successo è la continuità delle raccolte e la vivacità delle associazioni che cercano ogni strumento, ciascuna con le proprie possibilità, per combattere gli abbandoni. Chi utilizza i droni per trovare i rifiuti, chi raccoglie a bordo delle canoe, chi va a piedi, chi si cala nei corsi d’acqua con stivali e imbraghi e c’è anche chi, alla foce di un fiume, difende dai rifiuti un nido di tartaruga marina. Modi diversi ma tutti efficaci per raggiungere il risultato e migliorare l’ambiente.
In Lunigiana e Massa erano 6 le associazioni coinvolte: Osservatorio Raffaelli a Mulazzo, Alfa Victor a Filattiera, La Cuccia di MeMe a Fosdinovo, Stadano Bonaparte ad Aulla, Assiolo a Marina di Massa, Apuania Frigido a Massa.
“I materiali raccolti dai volontari sono stati ritirati dalle aziende rifiuti che li hanno conferiti in discarica. Una collaborazione davvero proficua che coinvolge le amministrazioni comunali, le aziende dei rifiuti e i volontari, che consente di scovare i rifiuti prodotti da chi frequenta i corsi d’acqua nel modo sbagliato, lasciando nell’ambiente con troppa leggerezza la sporcizia. Ci auguriamo di poter estendere le collaborazioni ad altre associazioni di questi territori che vorranno adottare i corsi d’acqua” conclude Ridolfi.