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Vertenza Sanac: gli interventi di Martina Nardi e Francesco Persiani

“Ho atteso che tornasse a riunirsi il tavolo ministeriale, ma adesso che finalmente il confronto al Mise è ripartito, convocherò sia i commissari Ilva sia i rappresentanti dei lavoratori Sanac in Commissione perché c’è la necessità di accelerare una soluzione” così la Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, Martina Nardi, a seguito della riunione che s’è svolta in mattinata presso il Mise sulla vertenza Sanac.

“Anche il confronto di stamani, in cui ero l’unica parlamentare presente – spiega Nardi -, non è stato in grado di indicare una via d’uscita certa per l’azienda e per i lavoratori. E’ stato un momento interlocutorio, ma a questo punto, come ho spiegato anche ai vertici del ministero, ritengo che serva una spinta anche da parte del Parlamento per trovare la soluzione definitiva”.

“Per queste ragioni – aggiunge la Presidente Nardi – ho deciso che dai prossimi giorni metterò in calendario specifiche audizioni della Commissione Attività Produttive coi protagonisti della vertenza Sanac: sindacati, commissari, enti locali. Di tempo ne è trascorso fin troppo e ora c’è da tirare le conclusioni”.

“Al momento infatti – conclude Nardi – le ipotesi sul tavolo sono 3: l’acquisizione da parte di Ancelor-Mittal, l’uscita di Ancelor-Mittal da Sanac, il rinnovo della fideiussione che rischia di allungare ancora il limbo. Io ad esempio ritengo che Sanac vada inserita a pieno dentro la partita più grande di Ancelor-Mittal anche attraverso l’acquisizione, così da seguire lo stesso percorso che il Governo e il Parlamento hanno previsto per l’Ilva di Taranto con relativo intervento dell’investimento pubblico. Anche per questo ora è necessario che il confronto sia profondo ma anche veloce “.

Sulla vertenza ha preso posizione anche il sindaco di Massa Francesco Persiani, che ha dichiarato: “Basta parole, serve un tavolo istituzionale ad hoc, che sia però risolutivo e non la solita riunione convocata quasi più ‘per fare due chiacchiere’ che per porre in essere soluzioni tangibili, è il momento di dare risposte concrete ai lavoratori della Sanac Spa che da anni stanno lottando per avere certezze sul loro futuro riuscendo ad ottenere solo promesse. In merito alla riunione di questa mattina dei sindacati con il Ministero dello sviluppo economico non sono arrivate notizie rassicuranti e, fatto che ritengo particolarmente grave, è mancato ancora il confronto con i vertici di ArcelorMittal.

E’ inaccettabile che a tutt’oggi resti sconosciuto il piano investimenti della multinazionale e che Sanac vada avanti con casse integrazioni in aumento e commesse in diminuzione, pur vantando milioni di crediti da ArcelorMittal. Non dimentichiamo che a tutto ciò, vanno aggiunte le problematiche seguite all’emergenza sanitaria. E nel frattempo si avvicina la scadenza della fideiussione di fine novembre. La politica nazionale deve necessariamente trovare una soluzione, ma che sia reale e non più rinviabile.

Certo è che se è la stessa classe politica che nemmeno presenzia alle riunioni su un tema così importante allora c’è poco da stare tranquilli. A poco valgono le comparsate di onorevoli locali in maggioranza al Governo e membri del Governo stesso se poi al momento di rimboccarsi le maniche e risolvere la situazione essi stessi o non presenziano alle riunioni o si limitano a dichiarazioni di facciata. L’amministrazione comunale ha chiesto più volte di essere aggiornata sulla delicata vicenda essendo coinvolti oltre cento lavoratori dello stabilimento di Massa, oltre cento famiglie che continuano a vivere nell’incertezza, eppure a tutt’oggi il coinvolgimento è stato sporadico. E questo rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti di tutta la città.

L’interessamento da parte nostra non è mai mancato e in più occasioni ho sollecitato il Ministero, da cui abbiamo ascoltato solo parole e pochi fatti. Massa non può permettersi la perdita di altri posti di lavoro né la perdita di un’azienda che, nel settore siderurgico, potrebbe essere un’eccellenza ed è stata ed è un punto di forza sul territorio apuano. L’arrivo di ArcelorMittal era sembrato positivo per la continuità di Sanac spa, ma ora è evidente che la multinazionale debba dare risposte così come il Governo senza più lasciare gli operai in un’attesa infinita e logorante. Gli operai che nonostante tutto ogni giorno svolgono il loro lavoro hanno il diritto di conoscere ciò che li aspetta ed hanno il diritto ad essere rispettati”.

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