Annata sofferta ma di qualità altissima per i vini apuani. È partito il conto alla rovescia tra i filari della provincia di Massa Carrara dove tra qualche giorno partirà la danza della vendemmia. È il momento più atteso dai viticoltori che finalmente potranno raccogliere il frutto di un anno di lavoro e sacrifici tra i più complicati che si ricordi.
Gli effetti dei cambiamenti climatici, soprattutto delle piogge abbondanti di primavera e della successiva umidità che hanno scatenato gli attacchi di alcune malattie della vite, come la peronospera, incideranno sulla quantità ma in maniera minore rispetto al resto della Toscana dove le previsioni parlano di una riduzione media del 20%.
A dirlo sono Coldiretti Massa Carrara e Vigneto Toscano, la neo nata associazione dei viticoltori di Coldiretti, che stanno monitorando la delicata ultima fase della maturazione delle uve. “Il quadro non è omogeneo. Ci sono differenze tra la zona di costa e le zone più interne ma indicativamente possiamo dire, alla vigilia della vendemmia, che avremo un raccolto quantitativamente inferiore del 10%-15% che non inficeranno minimamente sulla qualità.
La determinazione e la competenze degli agricoltori, aiutati anche dalla scienza e della ricerca, è stata determinante per evitare che le fitopatie facessero una strage tra le viti. – spiega Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara – Le use si presentano belle ed in salute, non hanno subito, come accaduto lo scorso anno, alcun stress idrico. Davanti abbiamo ancora giorni cruciali per monitorare l’evoluzione delle uve: l’annata è molto promettente nonostante sia stata fino a qui molto complessa”.
Lo scorso anno, secondo l’Istat, nella provincia di Massa Carrara sono stati raccolti 33 mila quintali di uva. 500 gli ettari a superficie vitata di cui 300 a denominazione Candia dei Colli Apuani DOC che si estende tra i comuni di Massa, Carrara e Montignoso. Una sessantina le aziende vitivinicole che producono vino a denominazione DOC e IGT Toscana.
“La settimana giusta per vendemmiare sarà la prima di settembre. Siamo in linea con gli ultimi anni. – spiega Fabrizio Bondielli, Presidente Consorzio di Tutela del Candia dei Colli Apuani DOC – Al di là di alcune problematiche di patologia vegetale che abbiamo contrastato con efficacia, anche se a caro prezzo dal punto di vista economico con un aumento dei costi del 20%, le aspettative sono incoraggianti. Le viti sono state aiutate soprattutto dall’escursione termica tra notte e giorno di luglio. Le piogge degli scorsi mesi hanno garantito una riserva di acqua adeguata in queste settimane di caldo record”.
A preoccupare i viticoltori sono soprattutto gli imprevedibili eventi estremi come i forti temporali e la grandine che in molte aree della regione hanno fatto perdere parte del raccolto e mandato all’aria i piani delle aziende. Una calamità che sta tenendo con il fiato sospeso i viticoltori apuo-lunigianesi a pochi giorni dal via alla vendemmia e con l’uva pronta per essere raccolta.
Se per apprezzare i nuovi vini servirà ancora tempo, per le etichette delle annate passate è tempo di riconoscimenti e di affermazioni. Il palcoscenico è quello della quarantesima edizione del Premio Bancarel’Vino andato in scena la seconda settimana di agosto a Mulazzo dove le aziende eroiche del Candia e della Lunigiana hanno fatto incetta di medaglie e dove Coldiretti e Campagna Amica hanno giocato un ruolo primario.
“Il Bancarel’Vino ha confermato la crescita verticale delle etichette locali che hanno raggiunto vette di qualità straordinarie che bene incarnano l’identità dei vitigni, dei territori e della loro storia enologica. – spiega il Presidente provinciale, Francesca Ferrari – La presenza di Coldiretti e Campagna Amica, con le aziende del km zero, è indicativo della nostra voglia di essere presenti, partecipare e valorizzare le imprese con i loro prodotti”.
Tra i vini eroici medaglia d’oro per “Le Canne” di Pucci Luigi seguito da due etichette della giovane azienda massese “Il Sogno” con Swett e Chapeau. Due i riconoscimenti tra le nuove annate dei bianchi con il primo posto de “Le Piane” dell’azienda Calevro ed il terzo di Medea della “Tenuta Ca Bianca” di Bagnone. Tra i bianchi di vecchia annata secondo posto per Yenega di “In Candia Bio” e terzo per Rinaldo ancora de “Il Sogno”.
Tra i rossi nuove annate affermazione d’argento per lo Strinato Nero de “L’Altradonna” e bronzo a parimerito per La Merla di “Terenzuola” e Massaretta di “Calevro”. Il Deir del “Monastero dei Frati Bianchi” di Fivizzano svetta tra le vecchie annate di rosso davanti alla Forma Alta di “Terenzuola”. Infine i vermentini con la vittoria dell’Oro dei Valenti della “Società Agricola Beatrice” che ha ricevuto anche la menzione speciale agricoltura eroica e del Fosso di Corsano di “Terenzuola” in seconda posizione che con l’annata 2017 vince la Medaglia d’oro.