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Una statua per Alì Piccinin, il bimbo massese che diventò Pascià di Algeri

Una scultura per celebrare la storia rocambolesca ed eccezionale di Alì Piccinin, un bambino di Mirteto di Massa rapito dai corsari barbareschi sul finire del 1500, condotto ad Algeri e diventato Pascià nel 1645: sarà realizzata proprio a Massa, sulla base di uno dei bozzetti grafico-scultorei creati per l’occasione dagli studenti del liceo Felice Palma, e con il contributo della Fondazione Marmo Onlus, per essere donata alla città di Algeri ed essere collocata nel palazzo dei Rais di Algeri (lo stesso dove era cresciuto Ali) nell’area antistante la Moschea di Alì Piccinin, in occasione della celebrazione dei 400 anni dalla sua costruzione, il 4 marzo 2022.

Una giuria di esperti che comprende anche Ahmed Boutache, ambasciatore di Algeria in Italia, ha selezionato il bozzetto ideato da Giulia Vatteroni, studentessa della classe V A del liceo Palma, esposto insieme a tutti gli altri bozzetti in una mostra allestita a Palazzo Ducale, e aperta fino al 30 giugno. Alla presentazione dell’iniziativa, oggi, hanno partecipato, con l’ambasciatore Boutache, il sindaco di Massa Francesco Persiani, il presidente della Provincia di Massa Carrara Gianni Lorenzetti, il consigliere regionale Giacomo Bugliani, la presidente della Fondazione Marmo Onlus Bernarda Franchi, il segretario generale di Confartigianato Massa Carrara Gabriele Mascardi, il rappresentante dell’Ufficio scolastico territoriale Enzo Genovese, e lo scrittore Riccardo Nicolai, autore delle ricerche sulla storia di Alì Piccinin e ideatore del progetto.

La Fondazione Marmo Onlus ha sostenuto i costi per lo svolgimento del percorso di competenze trasversali e orientamento (Pcto), e per la sbozzatura a robot della scultura su cui intervengono gli studenti per la finitura: i ragazzi lavoreranno nel laboratorio di scultura di Alessandro Mosti. “È stato un lavoro proficuo – ha spiegato Paolo Della Pina, professore del liceo Palma – i ragazzi del triennio hanno prodotto oltre 45 bozzetti. La pandemia ci ha creato degli ostacoli, fra quarantene e zone rosse, ma nonostante ciò il risultato è stato ottimo, e siamo orgogliosi del sostegno ricevuto dalla Fondazione Marmo che ha creduto in questo progetto”. La Fondazione continuerà inoltre a seguire gli sviluppi successivi del progetto, assicurando il proprio appoggio per arrivare al suo compimento.

“Una delle principali motivazioni che ci ha portato all’approvazione del contributo – ha affermato Bernarda Franchi, presidente della Fondazione – oltre alla particolarità del progetto in sé, è che incontra la priorità fondamentale che si è data la Fondazione: il potenziamento dell’offerta formativa delle scuole del nostro territorio, per un effettivo sostegno alle giovani generazioni attraverso l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze”. Il progetto della statua per Alì Piccinin, dunque, rappresenta “un esempio delle enormi potenzialità – sostiene Franchi – che avrebbe la realizzazione nel nostro territorio di un sistema formativo legato alla pietra naturale, un sistema che, partendo dalle medie superiori, si proietti fino agli insegnamenti universitari”.

Redazione
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