Riceviamo e pubblichiamo:
Mercoledi si è tenuto l’importante evento inerente il futuro del turismo in Lunigiana, prospettive e realtà della situazione turistica.
L’elemento che ci ha colpito di piu’ è stato quello tutti gli addetti del settore presenti Mercoledi, dalle istituzioni ed operatori turistici, non abbiano parlato di turismo accessibile in Lunigiana.
Riteniamo che sia una grossa mancanza questa, in quanto il turismo accessibile è una grossa realtà da decenni e non aver parlato / proposto idee in questo campo la consideriamo una grossa lacuna.
Negli ultimi anni la Lunigiana ha incoinciato a fare i suoi primi passi nel settore turistico, settore che sicuramente è vitale per far conoscere il nostro territorio e per portarlo ad uno sviluppo economico ma tale incremento non è andato di pari passo con quello del turismo accssibile.
Alcuni elementi che portiamo in risalto sono quelli inerenti le guide turistiche della nostra provincia e Lunigiana, nessuna guida che viene rilasciata dai Comuni ed operatori turistici presentano indicazioni inerenti l’accessibilità dei luoghi da visitare.
Basti ritornare indietro di 2 anni per evidenziare come la nuova guida turistica finanziata dall’Unione dei Comuni Lunigiana e dato ampio risalto a giugno 2020, benché dal punto di vista dei contenuti sia una buona guida , manca totalmente di indicazioni inerenti l’accessibilità per turisti disabili.
Un altro elemento che emerge è quello dei servizi di trasporto, da 4 anni come Associazione stiamo combattendo per far attivare il servizio di assistenza a prendere il treno nelle stazioni di Aulla e Pontremoli con Trenitalia e Regione Toscana, con totale latitanza degli amministratori pubblici di qualsiasi livello (dai Presidenti dell’Unione dei Comuni e Sindaci lunigianesi presenti in questi anni).
Attualmente per poter prendere il treno con un servizio di assistenza occorre recarsi a La Spezia o Sarzana, con notevoli difficoltà e che limita ulteriormente l’accesso al nostro territorio.
Cogliamo anche l’occasione agli addetti ai lavori di creare anche sentieri accessibili (dove possibile) in mezzo alla natura come esistono in altre Regioni italiane (Trentino, Lombardia, Umbria, etc) ; in quanto molte persone che vivono in grosse città ci chiedono se esistono questi sentieri ma ahimè dobbiamo rispondere negativamente.
Osserviamo altri due elementi che duolono, in tutti i pannelli informativi posti sui siti turistici non è presente la scrittura Braile per i non vedenti (altra grave mancanza) , cogliamo anche l’occasione per fare un appello agli operatori turistici (agriturismo, b &b, etc) di incominciare un ragionamento a 360° per predisporre le loro strutture anche per far pernottare persone con disabilità.
Questo è un apello a tutti gli operatori turistici ed amministratori di tutti i livelli della nostra terra ad ampliare la propria propsettiva turistica, solamente quando in Lunigiana si incomincerà a parlare e soprattutto concretizzare il termine TURISMO ACCESSIBILE allora potremo dire di aver fatto un salto di qualità.
Noi come associazione diamo la nostra disponibilità a collaborare con chiunque e lanciamo questo appello con tutti gli operatori turistici ed amministratori per rendere la nostra Lunigiana veramente accessibile dal punto di vista turistico e non solo.
Giacomo Perfigli