“I debiti della IMM (Internazionale Marmi e Macchine) calano troppo lentamente e solo grazie alla riduzione dei costi del personale, l’unico settore a pagare la crisi creata da altri, mentre il fatturato stenta a crescere. Siamo preoccupati, anche a fronte di possibili problemi di liquidità, ma soprattutto ci chiediamo quale sarà il futuro dei lavoratori della Imm”. Se lo chiede la Uil area nord Toscana alla vigilia della governance aziendale, una scelta chiave per il futuro.
“La situazione a oggi è estremamente preoccupante, con un calo dell’indebitamento troppo lento determinato esclusivamente dall’abbassamento dei costi di gestione, in particolare quelli del personale, mentre le voci di crescita del fatturato latitano. Si aggiunga le voci di preoccupazione di molti lavoratori di fronte alle voci di una difficile situazione sul fronte della liquidità che ci auguriamo la dirigenza aziendale voglia e possa smentire: insomma, le prospettive non sono certamente delle più rosee”.
Certamente il declino viene da lontano, in un settore come quello fieristico che è in sofferenza quasi ovunque, ma c’è anche una tendenza del tutto locale secondo la Uil nord Toscana: “Ad aggravare la situazione della IMM non possiamo non evidenziare la lentezza con cui si è approcciato il cambiamento in atto e le scelte manageriali infelici. Ne è storico esempio lo stanco trascinarsi della Fiera del lapideo, nel tempo trasformatasi in eventi diffusi sul territorio quali White Carrara Downtown, all’inizio con forti sponsorizzazioni da parte del mondo imprenditoriale e che nelle ultime edizioni ha perso smalto e non sembra più essere momento di richiamo turistico importante per la città. E lo stesso vale per manifestazioni come Seatec, che certamente ha pagato la grave crisi del settore navale ma che sconta la scarsa lungimiranza e l’incapacità nel creare sinergie positive con eventi simili in città a noi vicine”.
Problemi congiunturali, certamente, aggravati per il sindacato anche dalle scelte fatte fino a ora. Per invertire il trend negativo serve uno scatto deciso ed è qui che arriva la richiesta della Uil: “A questo punto chiediamo all’amministrazione comunale, quale socio di riferimento, se ha un progetto o quanto meno una idea di quale futuro voglia individuare per la IMM. Chiediamo anche alla Regione Toscana di fare la sua parte, nella sua veste di socio pubblico, per creare nuove opportunità di investimenti e di interesse verso il nostro territorio. Occorre che le istituzioni si incontrino per programmare il domani. Noi, come sindacato, siamo preoccupati delle inerzie e dei ritardi ma siamo anche decisi a difendere i lavoratori e i posti di lavoro così preziosi per un territorio ancora fortemente in crisi”.