I turisti scesi dai Carpinelli, dall’Argegna, dal lago di Gramolazzo per andare a valle, si sono trovati questa mattina il ponte chiuso senza sapere nulla della chiusura, senza che nessuno desse loro informazioni sulle vie alternative, se non alcuni cittadini di Casola presenti per un “saluto al ponte” che ci hanno informati di quanto sarebbe accaduto.
Il dito è puntato contro l’approssimazione e l’incuria della preparazione dei lavori:
- fila di macchine a scendere che non sapevano nulla (provenienti dai Carpinelli)
- cartelli insufficienti e posizionati in modo poco visibile
- nessuna indicazione di vie alternative
- nessun cartello in inglese per i molti turisti olandesi, belgi che scendevano dalla Garfagnana
- assenza di vigili o carabinieri per controllare l’avvio e il divieto di transito
- passaggio fino all’ultimo di camion.
“Tutto ciò mostra, ancora una volta, la scarsa o nulla attenzione per la vita delle piccole comunità delle aree interne lunigianesi e garfagnagnine – sostengono i cittadini scesi in protesta -. Colpisce anche la “rassegnazione” con cui i rappresentanti locali si appellano alle istanze superiori, sembra che un destino “cinico e baro” si si sia abbattuto su queste terre piene di bellezze naturali, culturali e architettoniche…. va da sé ad opera degli umani”.