“Usciamo molto perplessi da un tavolo sul dimensionamento scolastico convocato dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Toscana convocato il 21 ottobre, poco prima che il piano sia deliberato dalla Giunta Regionale”, a dirlo è Carlo Romanelli, segretario generale Federazione Uilscuola RUA Toscana – Come Uilscuola Toscana avevamo anche scritto chiedendo all’Assessora di intervenire perché, numeri ufficiali alla mano, in Toscana non doveva essere tagliata nessuna autonomia.
“Avevamo evidenziato come i dati forniti dallo stesso Ministero, ma anche da USR Toscana, operando la divisione per il coefficiente 949 definito dallo stesso MIM, permettessero di ottenere un numero di autonomie scolastiche ben superiore a quelle attualmente presenti. La risposta alla nostra richiesta purtroppo non è mai arrivata – chiosa Romanelli – se non (solo oggi dopo l’incontro) il riferimento ad una richiesta più generale dell’Assessore della Regione Lazio in qualità di Coordinatore della Commissione Istruzione, Università e Ricerca. Da questa si apprende come le Regioni chiedano approfondimenti volti a condividere le procedure di calcolo adottate per la definizione del contingente organico di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi aa.ss. 2024/2025, 2025/2026, 2026/2027 proprio nella direzione da sempre invocata da Uilscuola Toscana. Le risposte che vediamo, oggi per la prima volta, sembrano semplicemente mostrare la volontà da parte del Ministero di far tornare i conti a fronte ad una realtà ben diversa rappresentata negli stessi dati ministeriali. Quelli che Uilscuola ha preso in considerazione sono infatti le statistiche stesse del Ministero facilmente reperibili sul sito istituzionale”.
“Del resto la Regione poteva forse utilizzare il tempo intercorso della conclusione dei tavoli dei primi di ottobre, per chiedere opportuna chiarezza, come noi stiamo facendo, anziché modificare quanto discusso con istituzioni e sindacati e che doveva andare in approvazione il 4 ottobre”.
“In Toscana con la soppressione di 14 autonomie scolastiche si perderanno certamente 14 dirigenti, 14 direttori, più una stima di 14 assistenti amministrativi ed almeno 28 collaboratori scolatici. Stiamo parlando di circa 70 posti di lavoro. Nei prossimi anni poi – conclude il segretario – sono a rischio anche posti di lavoro per docenti. A nostro avviso si doveva e si dovrebbe fare di più”.