I consiglieri comunali minoranza della lista Il Futuro di Tresana, Valeria Vasoli, Davide Bianchi e Amedea Cinquanta presentano un’interrogazione sul ponte sul fiume Penolo e spiegano in una nota stampa: “Il quotidiano La Nazione sabato 9 maggio dedicava le due pagine, riservate alla Lunigiana, alle condizioni di viabilità venutesi a creare in diverse zone a seguito di problematiche riscontrate su ponti.
Dal ponte di Albiano il cui crollo ha avuto una risonanza nazionale, a quelli di Ponterotto e Pontebosio nel comune di Licciana, di Fivizzano Sp 41, di Comano Sp68, Pontremoli Sp42, per arrivare a quello sul Torrente Penolo nel comune di Tresana, che interessa da vicino i sottoscrittori di questo documento in qualità di consiglieri di minoranza del comune stesso.
Come noto, Il ponte sul torrente Penolo, che collega Barbarasco alle varie frazioni di Riccò /Novegigola lungo la Sp 20 per Montedivalli- Ceparana nel comune di Bolano, chiuso da più di tre anni, è oggetto di ‘riqualificazione’ e gode di un finanziamento di 700 mila euro più 50 mila euro per la progettazione.
Occorre evidenziare che la chiusura del ponte non ha prodotto grossi disagi e problemi di viabilità essendo utilizzato, a senso alternato, un ponte parallelo preesistente, di costruzione meno recente dell’altro, dotato di una carreggiata appena sufficiente al passaggio di un camion, protezioni non a norma, nessun marciapiede per i pedoni.
Ciò premesso, sorgono alcune considerazioni che rimettiamo all’attenzione del sindaco Matteo Mastrini.
Che cosa si intende con il termine riqualificazione del ponte? All’esame visivo il ponte interdetto si presenta con aree ‘significativamente scrostate’ ed elementi in ferro in vista. L’importo di 750.000 euro lascia presupporre un intervento importante. Si conoscono i dati di portata dei due ponti?
Il ponte attualmente utilizzato assorbe da tempo il passaggio di grossi camion in entrambi i sensi di marcia, sebbene nessun limite di portata sia stato previsto.
Al termine dell’intervento sul ponte attualmente chiuso quale sarà l’assetto viario? Quello preesistente alla chiusura, cioè i due ponti uno con viabilità in un senso e l’altro in senso opposto? Sicurezza per pedoni e ciclisti?
Chiediamo al sindaco, e indirettamente alla provincia, di far luce su tutti gli aspetti tecnici e di sicurezza relativi alle due strutture, acquisendo tutti i dati necessari onde evitare che alla fine degli interventi si scopra che i due ponti non rispondono pienamente ai requisiti di sicurezza previsti.
Solo a titolo informativo si rappresenta che la normativa in materia di interventi sui ponti è in continua evoluzione, parallelamente alla evoluzione tecnologica dei materiali impiegati per la realizzazione degli interventi di consolidamento (vedasi CNRDT 2015/2018 e, ancora più recentemente, il documento ‘Linea Guida per la progettazione,l’esecuzione e la manutenzione di interventi di consolidamento strutturale mediante l’utilizzo di sistemi di rinforzo FRCM (Compositi Fibrorinforzati a Matrice Inorganica)’.
Una ultima annotazione che chiama in causa gli amministratori! A chi spetta, in casi come questi, l’azione di controllo diretta e indiretta?
Sono state portate da questa amministrazione all’attenzione della provincia le argomentazioni sollevate dalla minoranza, il cui fine è garantire la sicurezza e l’incolumità dei nostri concittadini?
Alla luce di quanto rappresentato, chiediamo al sindaco che la presente mozione sia inserita all’ordine del giorno della prima seduta consiliare”.
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