Dopo l’apertura dell’inchiesta sull’utilizzo di materiali nocivi per la costruzione della strada SR 439 dell’empolese, derivanti dal traffico di rifiuti che ha visto il sorgere di intrighi tra la ‘ndrangheta e la politica locale, ARPAT ha controllato 14 pozzi che sono stati considerati sin dall’inizio a rischio “contaminazione”.
Fortunatamente, dai primi risultati non sembrano esserci contaminazioni da Keu in quanto non sono state rilevate tracce di cromo e antimonio. A comunicarlo sono state Regione Toscana e Arpat che ricordano l’attivazione del numero verde 800 800 400 per segnalare eventuali casi di falde da controllare.
ARPAT ha inoltre reso noto che al momento all’Agenzia sono pervenute “51 richieste di campionamento, quasi esclusivamente” dalla zona Empolese (Firenze) e “4 dalle altre aree interessate dal potenziale inquinamento dovuto all’utilizzo dei materiali contenenti il cosiddetto Keu”, ovvero a Peccioli (Pisa) e Bucine (Arezzo).