8 Novembre 2024, venerdì

Toscana: 100 ricercatori per la cultura, presto un bando che avvicina cultura e scienza

Un bando per l’alta formazione e la ricerca in ambito culturale. Le linee essenziali dell’avviso che la Regione Toscana sta per lanciare, sono state anticipate oggi nel corso del primo dei tre eventi che la Regione ha organizzato per presentare al mondo accademico e della ricerca la novità, unica a livello europeo, che consente il cofinanziamento di cento assegni di ricerca, in ambito culturale, per progetti connessi a contenuti tecnologie e strumenti relativi alla fruizione, conservazione, valorizzazione del patrimonio culturale e alla conoscenza e interpretazione delle arti e della cultura. I progetti di ricerca devono essere realizzati in collabrazione fra Università, enti di ricerca e operatori delle filiera culturale e creativa regionale.
La misura come è stato spiegato nel corso dell’evento, è cofinanziata dal Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014-2020 e rientra nel progetto Giovanisì della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.
“Si tratta di 100 assegni biennali – afferma la vice presidente Monica Barni – cento giovani che insieme all’università e agli enti culturali della nostra regione, vale a dire musei, biblioteche, istituzioni culturali e con le imprese, potranno costruire progetti con la finalità di rendere più aperta e partecipata l’offerta culturale della nostra regione ma anche di promuovere la qualificazione del capitale umano e l’occupabilità, creando e ponti fra discipline diverse, attraverso l’uso della tecnologia al servizio della cultura”.
Gli elementi essenziali del bando saranno presentati oggi anche a Pisa mentre a sarà a Siena il 13 dicembre.
Ad essere coinvolti saranno gli operatori della filiera culturale che lavorano in musei, soprintendenze, archivi, biblioteche, nel settore della musica e dello spettacolo che potranno vedersi finanziati progetti in collaborazione con Università e centri di ricerca pubblici, con assegni biennali come percorsi di alta formazione, finanziati per il 90% dalla Regione mentre almeno il 10% dovrà essere coperto dal soggetto proponente. Il progetto potrà essere supportato anche da altri partner come istituzioni pubbliche ed imprese private.
I candidati agli assegni sono giovani con laurea magistrale sotto i 36 ed ogni ente potrà presentare più di un progetto.
“L’idea è innovativa – spiega ancora Monica Barni – e ci auguriamo possa dare buoni risultati, sia sul piano della diffusione della cultura che su quello della sostenibilità economica e dell’introduzione di moderne tecnologice, prima fra tutte quella digitale. Ci sono esperienze virtuose che raccontano di come la contaminazione fra cultura e ricerca possa dare frutti interessanti e utili, non soltanto per gli studiosi e i ricercatori ma anche per tutti i cittadini. Oggi abbiamo avuto a Firenze il direttore del museo archeologico di Napoli Giulierini che ha raccontato la sua esperienza positiva che sta trasformando il museo e rendendolo più aperto alla comunità,  mentre a Pisa ne parla il direttore del Teatro Metastasio di Prato Bressan. Ancora fra i casi di studio utili per spiegare cosa ci aspettiamo da questo bando, quello dell’Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano che costruisce e condivide la memoria di una comunità. Tutto questo perchè vogliamo puntare ancora di più sulla cultura come strumento di sviluppo, perchè vogliamo che i rapporto dei cittadini con la cultura non sia un fatto occasionale ma diventi un’abitudine, perchè è con l’abitudine alla partecipazione che si costruisce una comunità civile”.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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