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Torna la musica nel reparto Oncologia del NOA, grazie a Fondazione Marmo

“Tutto nasce – esordisce Andrea Mambrini, direttore del reparto di Oncologia dell’ospedale delle apuane – quando arriva in reparto Gianandrea Lodovici, famosissimo producer discografico, per ricevere un trattamento chemioterapico. Capisce subito che la musica avrebbe potuto essere il veicolo per lenire, a livello psicologico, le sofferenze di una malattia che spesso non offre prospettive. Ed avrebbe potuto anche fornire sollievo sia per il malato, sia per il personale sanitario, sia per il reparto. Acquista un pianoforte Bechstein del 1935 e lo dona al reparto. Nasce così, nel 2007, l’Associazione Donatori di musica, dispensatrice di emozioni, grazie alla quale concertisti, cantanti e musicisti regalano ad Oncologia la loro musica.”

Quel pianoforte ha accompagnato circa 300 concerti della Associazione, poi si è reso necessario il noleggio di un altro strumento. Il vecchio Bechstein non era in grado di sopportare la frequenza degli appuntamenti musicali ed è stato relegato ad un ruolo quasi simbolico nel reparto di oncologia dell’ospedale di Carrara. “Il reparto di Oncologia – continua il primario – noleggia allora un pianoforte per continuare le esibizioni dei donatori. Ma il COVID interrompe bruscamente l’attività della Associazione ed il pianoforte viene restituito. Qualche giorno dopo un caro amico mi confida che una persona avrebbe potuto rimediare e mi presenta Roberto Graziani, della fondazione Marmo, che mi risponde “non preoccuparti, noi ci siamo, Carrara c’è”.”

Ieri, quel pianoforte è stato consegnato al reparto e ospitato nella saletta policonfessionale dell’ospedale NOA, luogo dove si svolgono normalmente i concerti e le esibizioni dei Donatori di musica. “Siamo orgogliosi, io e la presidente della Fondazione marmo, Bernarda Franchi – ha commentato Graziani – della donazione che abbiamo offerto al reparto. Una gioia, la vostra, che contagia anche i nostri animi. Fare del bene fa bene anche a coloro che il bene lo fanno e la fondazione è sempre aperta ad offrire sollievo e soluzioni quando le condizioni lo permettono.”

Anche Roberto Prosseda, concertista di fama internazionale e figura comprimaria nella fondazione della Associazione dei Donatori di Musica, ha illustrato il ruolo fondamentale della musica, che lui stesso definisce “arte e dono circolare”, nello spezzare oppressioni negative e contribuire a fornire sensazioni leggere e rasserenanti. Ha citato la sindaca di un piccolissimo paesino finlandese che, commentando la meraviglia del concertista che ammirava l’auditorium con un nuovissimo pianoforte, sostenne quanto fosse fondamentale la felicità dei propri concittadini anche a discapito di un bilancio squilibrato.

“Di cultura non si mangia è vero – aggiunge Prosseda – ma senza magia non vale la pena vivere. E la musica offre appunto quel fascino che rende la nostra quotidianità prodigiosa.”
Applausi, approvazione, consenso. Poi il concerto con la melodia di Mozart sonata k332 in fa maggiore.

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