Secondo l’ordinanza 62 del 2020, il Comune di Mulazzo ha indicato alla ditta SOLARIA di sospendere le attività dell’impianto di cogenerazione a biomasse che si trova ad Arpiola sino alla redazione e realizzazione di un adeguato progetto antincendio e della relativa approvazione da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Massa Carrara.
I consiglieri di Cambiare Mulazzo commentano la decisione: “Avevamo ragione noi. Novoa costretto a fermare la centrale a biomasse, ma quali danni sono stati fatti alla salute pubblica?”.
“Come volevasi dimostrare la centrale a biomasse di Arpiola non poteva lavorare. Così, dopo i nostri esposti a Vigili del Fuoco, Asl e Arpat, il Sindaco si è visto costretto a stopparla. Adesso però vogliamo chiarezza – proseguono i consiglieri all’opposizione -. Dopo mesi di melina, in cui Novoa non ha portato in discussione le nostre interrogazioni adesso è stato messo con le spalle al muro. Non ha avuto il buon senso di verificare che la centrale potesse lavorare. Non ha avuto il buon senso di fare chiarezza. Non ha avuto il buon senso di risponderci. Adesso però diciamo basta. Il suo progetto fallimentare deve essere archiviato e vogliamo la verità. La sua ordinanza è solo una foglia di fico e serve sapere se l’attività della centrale ha danneggiato la salute pubblica”.
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Stop all'impianto di Arpiola, i consiglieri di Cambiamo Mulazzo: "Quali danni alla salute pubblica?"

Diego Remaggi
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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