Lo scorso 7 aprile il sottosegretario all’Ambiente e Sicurezza Energetica Claudio
Barbaro e il deputato apuano Alessandro Amorese hanno effettuato i primi
sopralluoghi, nella prima fase dedicata a verifiche dall’alto in elicottero, sorvolando l’area
sovrastante la nave Guang Rong, incagliata dal 28 gennaio all’estremità del pontile di
Marina di Massa.
Il sottosegretario e il deputato di FdI sono stati accompagnati, durante il volo, dal sindaco
di Massa Francesco Persiani, e dal consigliere comunale e coordinatore provinciale di FdI
Marco Guidi. Il deputato Amorese, dopo aver effettuato anche una ricognizione sul
pontile nei pressi della Guang Rong, ha sottolineato che “l’attenzione del governo, fin
dall’immediatezza dell’emergenza che ha colpito il nostro territorio, è stata repentina e
costante e i sopralluoghi di oggi del sottosegretario Barbaro, che ringrazio e con il quale
l’interlocuzione è continua, ne sono la prova. Oggi il disastro ambientale è scongiurato,
l’imminente stagione estiva è salva, ma l’attenzione continuerà ad essere massima, così
come il sostegno all’amministrazione e alla città anche in futuro, nella fase successiva di
ricostruzione del pontile, uno dei simboli della nostra costa”.

Il sottosegretario Barbaro ha posto l’accento su quanto, grazie alla repentinità degli
interventi, sia stato scongiurato quel disastro ambientale che avrebbe potuto
compromettere in modo determinante l’economia di un territorio caratterizzata, in
particolare, dal turismo balneare. “Oggi siamo stati qui per verificare lo stato dell’arte,
rilevando che, dai monitoraggi eseguiti, non sono stati rilevati inquinamenti in atto – ha
dichiarato il sottosegretario Barbaro – l’attività di monitoraggio ambientale è stata
tempestiva e costante: da subito attivati dalla Capitaneria di Porto, sono stati impiegati
assetti aerei, navali e subacquei della Guardia Costiera, cui si sono aggiunti assetti dei
Vigili del Fuoco, della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza”.
“Gli interventi sono stati integrati dai rilevamenti satellitari dell’Agenzia europea per la
sicurezza marittima tramite il ‘Clean Sea Net’, il sistema satellitare di rilevazione di
potenziali inquinamenti marini – ha aggiunto Barbaro -. Le attività di monitoraggio
ambientale proseguiranno senza soluzione di continuità fino al completamento delle
operazioni di rimozione della nave. Sono allo studio, a cura del proprietario/armatore, le
modalità attraverso le quali il relitto potrà essere rimosso in totale sicurezza dallo specchio
acqueo interessato, modalità che verranno esaminate dall’autorità marittima sotto anche la
vigilanza del MASE”.