“E proprio per questo, più che scandalizzarsi occorrerebbe intervenire subito perché gli enti pubblici tornino a gestire direttamente le attività gestite oggi dai privati con un sistema di convenzioni che è istituzionalmente esposto ad ogni genere di corruzione. Le indagini chiariranno le responsabilità dei manager della Serinper, dei politici e amministratori locali di destra e di centrosinistra, di funzionari pubblici e di un giudice onorario dei minori”. Si esprime così la Sinistra Anticapitalista di Massa Carrara.
“Ma quello che appare già evidente è l’esistenza di una rete che in cambio dell’assunzione di amici, parenti ed elettori compiacenti consentiva di non svolgere controlli sulle attività nelle strutture di accoglienza, di non perseguire abusi edilizi, di consentire di somministrare cibo di scarsa qualità agli ospiti, perfino minorenni, in condizioni igienico sanitario inadeguate, di usare misure di contenimento violento nei confronti di ospiti fragili che avrebbero viceversa dovuto tutelare”.
“Sono impressionanti le cifre che riportano il volume di affari di questa cooperativa che, grazie ai metodi corruttivi che oggi emergono, si sono moltiplicati di quasi 14 volte. Ed è impressionante lo squallore di coloro che in questo sistema costruiscono le proprie carriere politiche e le proprie reti di clientela”.
“C’è un solo rimedio, in questa vicenda come in mille altre simili. I servizi sociali devono smettere di essere strumenti per la costruzione di profitto e di potere. Nessun privato deve lucrare su questo. Mai e in nessun modo. I servizi devono essere controllati e gestiti direttamente dagli enti pubblici che devono darne conto alla collettività direttamente e non mediante forme di “pseudo-controllo”, con lunghe catene di responsabilità, con insopportabili commistioni tra pubblico e privato, con scatole cinesi inestricabili nella gestione, con oscuri personaggi che si arricchiscono sulla debolezza delle persone”.
La cura e la protezione delle persone più fragili sono il bene comune più prezioso.