Cresce il progetto del “sabato dell’ambiente” del Consorzio: aumenta il numero dei volontari e delle associazioni che vogliono adottare un corso d’acqua per il presidio e la pulizia partecipata. I volontari: “Abbiamo evitato che le plastiche fossero trasportate dalla pioggia verso il mare”.
Tanti volontari, molti corsi d’acqua coinvolti, un impegno ampio e diffuso per la sicurezza ambientale e idraulica del territorio.
Neppure le piogge hanno bloccato il sabato dell’ambiente del Consorzio 1 Toscana Nord, che lo scorso week-end ha visto impegnate le associazioni che partecipano al progetto Salviamo le tartarughe marine, salviamo il Mediterraneo, con la pulizia partecipata di alvei e argini da plastiche e rifiuti.
Le decine di associazioni coinvolte non si sono fatte intimorire dagli scrosci d’acqua, e hanno ripulito greti e argini dai rifiuti.
“La soddisfazione di aver raccolto quelle plastiche ed evitato che le piogge successive le portassero fino al mare, non ha eguali – raccontano i volontari – ma la preoccupazione per la scarsa sensibilità di chi abbandona i rifiuti è tantissima, sopratutto perché quelle zone sono frequentate da persone in giovane età e da famiglie”.
“È un’iniziativa che ripetiamo ogni ultimo sabato del mese, e che cresce di volta in volta – spiega il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – Sono sempre di più, infatti, le associazioni e i gruppi che chiedono di essere coinvolti nel progetto, e ci domandano di adottare un corso d’acqua o un canale della loro zona. In questo modo cresce la partecipazione, ma soprattutto la cura del territorio: si tratta infatti di un’alleanza importante tra Enti e cittadini, in quanto tutti siamo dalla stessa parte nella lotta al conferimento dei rifiuti nell’ambiente, di cui pochi ma non per questo meno dannosi incivili si rendono responsabili”.
“Al momento abbiamo già più di cento associazioni convenzionate con noi per il progetto dell’adozione dei corsi d’acqua – ricorda Ridolfi -. Ogni mese tutte compiono il sopralluogo sul rio di loro competenza, lo perlustrano, e ci segnalano prontamente eventuali problemi idraulici: come alberi attraversati, rotture arginali o quant’altro. Nelle aree dove è già attivo il protocollo con le Amministrazioni comunali e le aziende dei rifiuti, contemporaneamente i volontari raccolgono anche le plastiche presenti: un modo concreto per evitare che le plastiche finiscano, tramite le foci, in mare. In questo modo, centriamo insieme due importanti obiettivi: da una parte, attraverso le associazioni, abbiamo un controllo continuo dei fiumi. Dall’altro, contribuiamo in maniera decisiva alla sicurezza ambientale del territorio. Contiamo di partire presto con le pulizie partecipate anche nelle altre aree del comprensorio, non appena avremo firmato patti di collaborazione analoghi anche con le aziende dei rifiuti della Versilia, della Valle del Serchio e della Costa apuana”.