Era la notte dello scorso 5 gennaio quando due militari di una pattuglia dei Carabinieri della Radiomobile di Sarzana, impegnati in un posto di controllo alla circolazione stradale, udirono un colpo di arma da fuoco (risultata poi essere un fucile semiautomatico) esploso a pochissima distanza da loro. Nell’immediato i militari riuscirono a scorgere una sagoma saltare giù dal balcone di un palazzo e fuggire velocemente. Le prime indagini fecero concentrare l’attenzione su un 43enne italiano già noto alle Forze dell’Ordine per i suoi numerosi precedenti, che abita proprio nel palazzo da cui verosimilmente era partito il colpo, che per fortuna, pur avendo colpito a breve distanza da loro, non aveva raggiunto i due Carabinieri.
Dopo pochi giorni i Carabinieri della Compagnia di Sarzana avevano eseguito una perquisizione a casa dell’uomo, che nel frattempo vi era rientrato dopo un periodo in cui si era reso irreperibile: il sospettato si dimostrò risentito, lamentando che gli era stata distrutta la porta di casa e che l’appartamento gli sarebbe stato messo a soqquadro.
Nel frattempo le indagini sono minuziosamente continuate e i vari indizi raccolti dagli inquirenti non hanno fatto che confermare i sospetti sul 43enne: sono state compiute attività tecniche e rilievi, nonché vari esami balistici realizzati anche grazie all’ausilio dei colleghi del R.I.S. di Parma. Alla fine tutti gli elementi raccolti e le tesi degli inquirenti hanno trovato pieno riscontro presso il G.I.P. della Spezia: l’uomo è stato ritenuto colpevole del tentato omicidio dell’equipaggio in servizio la notte del 5 gennaio, compiuto con un fucile rinvenuto la sera stessa a pochi metri dal luogo dove fu esploso il colpo e del quale in casa dell’uomo furono trovati dai militari delle cartucce perfettamente compatibili; ulteriori indagini hanno permesso anche di accertare che l’arma sotto accusa fu asportata durante un furto commesso a Sarzana alcuni anni fa, il che è costato all’indagato un’ulteriore denuncia per ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi.
Questa mattina, alle prime luci dell’alba, i militari dell’Aliquota Radiomobile hanno quindi nuovamente bussato alla porta dell’uomo e lo hanno tratto in arresto, accompagnandolo presso la casa circondariale della Spezia.