A breve inizierà la cassa integrazione per i 112 dipendenti Sanac di Massa, stando all’accordo firmato a metà novembre al Ministero del Lavoro dalle organizzazioni sindacali con i commissari straordinari e il governo. E’ proprio di questo che si parlerà oggi, lunedì 2 dicembre, in azienda a Massa, durante un incontro organizzato con i commissari e la direzione dello stabilimento.
In attesa della data del 20 dicembre, giorno in cui scade la polizza fideiussoria di Arcelor Mittal per la proposta di acquisto dei 4 stabilimenti del gruppo in tutta Italia, bisogna però anche tenere sotto controllo gli sviluppi della trattativa fra il governo italiano e il colosso franco-indiano dell’acciaio sul futuro dello stabilimento di Ilva.
“La situazione, insomma, resta altamente instabile sia sotto il profilo politico sia sotto quello economico – analizza il segretario della Uiltec nord Toscana Massimo Graziani – ma non bisogna restare con le mani in mano perché poi si rischia di ritrovarci spalle al muro senza via di fuga. Oggi è previsto un incontro allo stabilimento Sanac di Massa con i commissari e la direzione dell’impianto proprio sul funzionamento della cassa integrazione e degli accordi siglati a Roma. La speranza è che siano mantenuti gli impegni presi con il governo e che non ci siano brutte sorprese, che i lavoratori non possono ulteriormente tollerare. I patti sono chiari e vanno rispettati da entrambe le parti: cassa integrazione per i 112 operai dello stabilimento di Massa a partire dal primo dicembre e per 12 mesi, che arriverà fino a un massimo del 70% dello stipendio. Una misura che sarà attuata a rotazione per una ventina di dipendenti alla volta in modo da garantire un salario a tutti e non siamo disposti ad accettare ulteriori tagli o altri accordi che vadano a peggiorare il quadro economico e produttivo dello stabilimento. Anzi, per la Uiltec l’obiettivo deve essere quello di ritrovare un mercato alternativo a Taranto, come da impegni presi dagli stessi commissari straordinari. Hanno garantito che lavoreranno per la continuità produttiva dell’azienda e si sono impegnati a salvaguardare i livelli occupazionali – conclude Graziani – Ed è quello che ci auguriamo venga confermato lunedì in azienda: trovare nuove commesse e recuperare mercato potrebbe anzi aiutarci a ridurre le ore di cassa integrazione, a ridare stabilità all’azienda e serenità a tutti i lavoratori e alle loro famiglie”.
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