venerdì 20 Dicembre 2024

RSA e gestione Covid-19, il caso della RSA Michelangelo di Aulla, ecco come ha funzionato

In questo clima severo, dove le Rsa sono al centro di tante discussioni, quali sono stati i provvedimenti che hanno reso possibile il risultato ottenuto dalla RSA del Gruppo La Villa di Aulla?
Vediamo insieme come ha agito il Gruppo per permettere alle sue Rsa di far fronte a questa emergenza che ha colto tutti impreparati, imponendo una repentina revisione del modo di fare assistenza.
Misure di contrasto e contenimento fin da subito
In considerazione della fragilità degli ospiti assistiti nelle proprie strutture, e nell’ottica della loro stessa tutela, il Gruppo La Villa, cui afferisce la Rsa Michelangelo, si è attivato fin da subito per recepire e rendere operative tutte le indicazioni ricevute ai sensi e per effetto del Decreto Legge n.6 del 23 febbraio 2020 e delle successive Ordinanze del Ministero della Salute e delle Direttive emesse dalle Regioni.
Fase uno: dal 23 febbraio repentina regolamentazione delle visite e applicazione norme igieniche e di sicurezza
Durante un primo step, le misure recepite e adottate hanno previsto una regolamentazione delle visite dei familiari e l’obbligo all’osservanza di norme di sicurezza e igieniche ben precise, descritte all’interno di protocolli di prevenzione/monitoraggio e nelle istruzioni operative che il Gruppo ha prontamente prodotto e diffuso a visitatori, dipendenti e fornitori: vere e proprie linee guida dedicate a gestire la problematica, per garantire la massima sensibilizzazione e collaborazione da parte di tutte le parti coinvolte al rispetto delle indicazioni Ministeriali, per la miglior tutela degli ospiti.
Fase 2: Dal 5 marzo applicazione di norme ancora più stringenti alle visite
A partire dal 5 marzo le linee guida sono state rese maggiormente restrittive in tutte le strutture, compresa quella di Aulla: fermo restando l’obbligo di continuare a seguire in modo ferreo le norme igieniche disposte, Il Gruppo ha applicato i nuovi e più stringenti provvedimenti richiesti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in termini di accesso alle strutture, come specificato anche all’interno dell’informativa pubblicata sul sito e costantemente aggiornata: “ai sensi e per effetto del comma 1. Del DPCM 04/03/2020, le nuove misure per il contrasto ed il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus modificano le precedenti regole di accesso dei visitatori alle nostre Residenze”.
Fase 3: Riorganizzare le strutture per rispondere al proseguo dell’emergenza
Come già anticipato, a fronte dell’emergenza legata al CoronaVirus, che interessa tutto il nostro Paese, il Gruppo La Villa ha adottato fin da subito tutte le misure necessarie, in considerazione delle Direttive del Ministero della Salute e delle Disposizioni Regionali per proteggere i nostri ospiti da potenziali rischi legati alla diffusione del Covid-19.
Presso Aulla, come in tutte le Residenze del nostro Gruppo, sono state prontamente diffuse le linee guida da seguire da parte di Dipendenti, Fornitori e Visitatori, allo scopo cautelativo di fare prevenzione nei confronti dei nostri Ospiti – nostra priorità assoluta – e di tutte le persone che vivono quotidianamente in Rsa.
Questo pronto intervento, avvenuto spesso anche in maniera preventiva rispetto a quanto disposto dai Decreti, ci ha permesso di proteggere e tutelare i nostri Ospiti e dipendenti fin da subito, nel modo migliore possibile. Ma la vera difficoltà è stata rappresentata dal dover riorganizzare le strutture per fornire un tipo di assistenza cui le Rsa non erano preparate. Vediamo come sono organizzate oggi le nostre strutture per tutelare la salute di anziani e operatori.
Come ci siamo regolamentati rispetto agli Ospiti?
In tutte le strutture vengono costantemente monitorate le condizioni di salute dei nostri ospiti, sia dal punto di vista clinico che di vita quotidiana.
Abbiamo cercato di mantenere la normalità delle loro giornate per continuare a garantire loro un contesto sereno e protetto; in questo senso abbiamo dato continuità al servizio assistenziale ed anche a quello fisioterapico e ricreativo, rivedendoli ovviamente alla luce di tutte le norme di sicurezza necessarie, quindi garantendo l’assenza di assembramenti e favorendo le attività individuali a quelle di gruppo.
E in caso di sintomi?
Qualsiasi ospite che presenti sintomatologia influenzale viene isolato a scopo preventivo con l’intento di favorire una sua tutela e la tutela di tutti gli altri ospiti; viene evitata la promiscuità tra i vari nuclei cercando di mantenere all’interno del proprio nucleo le attività quotidiane di ogni ospite. il quadro clinico viene subito condiviso con la Asl che decide il da farsi.
Come ci siamo regolamentati rispetto a Parenti, Visitatori, Fornitori?
Tutte le strutture hanno fin da subito regolamentato in modo ferreo gli accessi per familiari e visitatori. A partire dal 5 marzo, gli accessi sono stati limitati ai soli casi disposti dalla Direzione Sanitaria/Struttura consentendo l’ingresso solamente per situazioni particolari (fase di fine vita, peggioramento clinico ecc…) e comunque in modo contingentato come previsto inizialmente dal DPCM 4 Marzo 2020 e integrato successivamente e con maggiori restrizioni da direttive Locali e Regionali.
A fronte dell’impossibilità fisica di potersi incontrare, e nell’ottica di continuare a mantenere uniti familiari e ospiti, abbiamo già da tempo usato attivato il servizio di video-chiamata, con il supporto del nostro staff e reso disponibili tutti i canali digitali come mezzo di comunicazione tra ospiti e familiari (Facebook, sito web, Skype ecc).
Come ci siamo regolamentati rispetto ai Dipendenti?
I nostri dipendenti e operatori sono stati prontamente informati della situazione sul luogo di lavoro; è stata fatta informazione sui comportamenti da tenere nelle strutture e formazione capillare per il corretto utilizzo di DPI, utilizzando tutti i mezzi di comunicazione del gruppo, da quelli cartacei a quelli digitali (protocolli, avvisi in bacheca, mail, social network, sito web). Anche nei display posti nelle reception delle strutture, sono stati resi disponibili video formativi e informativi circa le linee guida da seguire. La procedura aziendale prevede l’igiene delle mani, l’utilizzo corretto dei DPI e la messa in sicurezza di tutti i nostri ospiti Covid e non.
Tutti i dipendenti sono costantemente sotto monitoraggio e osservazione, attraverso la nostra équipe medica, che si assicura quotidianamente nel loro stato di salute, valutandone l’idoneità a prestare servizio assistenziale agli ospiti.
E in caso di sintomi?
In caso di sintomi del dipendente, questi viene immediatamente dismesso dal servizio a titolo precauzionale e segue la prassi per le dovute verifiche.
Nessun dipendente può accedere alla nostre strutture se presenta sintomatologia influenzale e/o una positività al Covid-19. L’accesso dei dipendenti alle strutture è stato reso unico per un monitoraggio costante.
Come abbiamo gestito la Comunicazione con i familiari?
Il Covid-19 ha messo a dura prova i familiari degli Ospiti in Rsa: le norme di comportamento richieste e soprattutto le restrizioni alle visite non sono sempre state difficili da accettare, ma la collaborazione è stata grande e anche la capacità di comunicazione tra strutture e famiglie, che sono state prontamente informate tramite comunicazione ufficiale e attraverso colloqui dedicati; inoltre, ogni variazione è sempre stata opportunamente condivisa, non solo tramite i canali convenzionali ma anche attraverso quelli digitali, come il sito web e i social network, che in questa situazione hanno rappresentato un importante ponte di comunicazione. Inoltre, il Gruppo ha messo a disposizione dei familiari il proprio Centro Assistenza Clienti, che ha svolto un ruolo unico per la diffusione di informazioni circa la gestione dell’emergenza.
A parte alcune casistiche specifiche, c’è stata massima collaborazione e comprensione circa il fatto che tutte le misure adottate dalle singole Strutture/reparti, fossero assunte con il solo ed unico scopo di tutelare i nostri Ospiti, che per le condizioni cliniche generali sono da considerarsi più fragili e a rischio di contagio Covid-19. Il Gruppo d’altronde ha fin da subito assunto una posizione molto chiara e rigorosa, confermando dalla sede centrale di Firenze che in tutte le strutture “avrebbe intrapreso tutte le misure di prevenzione necessarie per la diffusione delle infezioni per via respiratoria nonché la rigorosa applicazione delle indicazioni per la sanificazione e disinfezione degli ambienti previste dalle circolari ministeriali.
Gestione servizi
Abbiamo proseguito con la regolare erogazione dei servizi assistenziali, compatibilmente con le esigenze legate all’emergenza.Nessun servizio in generale è stato sospeso ma certamente sono stati tutti valutati e tutte queste attività vengono eseguite in modo personale evitando assembramenti e con i dpi utili a gestire contatti Viso a viso. Abbiamo cercato di mantenere la normalità delle giornate dei nostri anziani, per continuare a garantire loro un contesto sereno e protetto; in questo senso abbiamo dato continuità al servizio assistenziale ed anche a quello fisioterapico e ricreativo, rivedendoli ovviamente alla luce di tutte le norme di sicurezza necessarie, quindi garantendo l’assenza di assembramenti e favorendo le attività individuali a quelle di gruppo. Le aree comuni non vengono utilizzate e i pasti vengono portati in camera o ai piani.
Gestione spazi
Sono costantemente in valutazione la gestione degli spazi comuni; si evitano costantemente gli assembramenti; la detersione viene fatta con prodotti a base di alcol o cloro; l’areazione degli ambienti viene fatta abbondantemente; le stanze di degenza vengono sanificate con prodotti appositi costantemente.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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