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“Rivedete la legge Delrio sulle province e date loro certezze finanziarie”

I sindaci d’Italia firmano un ordine del giorno e lo inviano a Governo e Parlamento

Sono centinaia i sindaci che in tutta Italia hanno già firmato un ordine del giorno da inviare al Governo e al Parlamento per chiedere la revisione della legge di riforma delle Province, nota come legge Delrio, e per dare loro certezze finanziarie. Molti lo stanno facendo ancora in questi giorni, aderendo all’iniziativa promossa dall’Upi, l’Unione delle province italiane, che verrà presentata nei prossimi giorni in un evento nazionale, “Le Province oggi e domani”.
Si può dire unanime l’adesione dei sindaci della nostra Provincia, con sedici firme apposte (non ha siglato il documento solo il sindaco di Carrara).
“La sigla dei sindaci sul documento, trasversale rispetto agli schieramenti, è un segnale politico molto forte a livello nazionale – ha dichiarato il presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti – che supera le divisioni e le mere polemiche strumentali che su questo argomento abbiamo registrato da più parti dando un segnale di maturità da parte delle istituzioni locali.
Con questo documento chiediamo al Governo di proseguire senza indugi nella revisione delle legge Delrio, accelerando il percorso del tavolo politico tecnico che si è insediato a inizio 2019 rispetto alla definizione di funzioni fondamentali di area vasta ben delineate e al sistema di governo, con organi politici pienamente legittimati, affinché le Province stesse siano riconosciute come enti strategici per il rilancio dello sviluppo del territorio.
Chiediamo poi di porre fine all’incertezza finanziaria in cui siamo sprofondati: basta interventi tampone, servono misure strutturali e programmatiche per restituirci agibilità piena e autonomia finanziaria. Solo in questo modo potremo garantire i servizi essenziali che ci vengono affidati. Lo stesso presidente Mattarella ha detto all’assemblea dell’Upi che ‘permane l’esigenza di presidiare adeguatamente funzioni delicate per la vita dei territori, dall’edilizia scolastica alla viabilità, che impattano direttamente su diritti primari quali istruzione, mobilità e sicurezza’.
Al Parlamento, invece, chiediamo di avviare subito un dibattito costruttivo sul futuro delle province, lasciando da parte ogni polemica a fini di propaganda. Dal lato pratico, infine, chiediamo che nella prossima legge di bilancio si assicurino interventi che permettano di garantire i servizi essenziali che ci sono affidati, in primo luogo viabilità ed edilizia scolastica”.

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