L’Associazione TERRE DI LUNI O.D.V. e l’Amministrazione Comunale di Licciana Nardi comunicano l’avvenuta conclusione dei lavori di ricostruzione dell’edificio, situato in prossimità del Passo del Lagastrello denominato “ CAPANNA dei SALARINI”.
L’intervento, realizzato grazie ai contributi previsti nel Piano di Sviluppo Rurale della Regione Toscana, porta a due, con quello del Giovarello, la disponibilità di bivacchi sul territorio del Comune di Licciana Nardi. Questi interventi si collocano all’interno di un più ampio progetto che punta a creare una rete di strutture in alta quota che consentano di attirare sul territorio un sempre maggiore numero di escursionisti ed amanti della natura e dell’ambiente.
Il rifugio, sito all’interno del Parco dell’Appennino Tosco Emiliano, sentiero CAI n.110, si trova a 1.100 metri di altitudine all’interno di una faggeta secolare, è dislocato in un luogo ampio e aperto e propone uno splendido panorama le cime dei monti circostanti. L’edificio, completamente ricostruito era anticamente utilizzato dai pastori per l’alpeggio estivo, attualmente è dotato di 4 posti letto, attrezzature da cucina, riscaldamento a legna (camino) punto approvvigionamento acqua (fontana) e impianto fotovoltaico 12/220 volts.
La disponibilità al pernottamento è gratuita, previo contatto, data la limitata capacità, con le strutture locali: Montagne Verdi Tel 0187/421203 e Bar Ristorante il Capriolo Tel. 0187/425038, siti in località Tavernelle.
“I recuperi di questi rifugi – afferma in Sindaco Martelloni – sono importanti per il turismo della Lunigiana, ma ancora di più per il territorio di Licciana Nardi che, oltre ai due ristrutturati, ne conta altri che, grazie a questi finanziamenti Regionali, potrebbero essere recuperati e messi al servizio del pubblico, in un’ottica di sviluppo turistico per il territorio. Concludo complimentandomi con l’Associazione Terre di Luni O.D.V. per i magnifici lavori effettuati e ringrazio i beni Sociali Ripola, Varano, Tavernelle per il sostegno dato per il buon fine dell’opera”.