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Riparti Lunigiana, trasporti, sanità e cinghiali: Ballerini e Folloni a RadioA

Cambia il gestore del trasporto pubblico locale (Tpl) e dal primo novembre i vecchi biglietti non si potranno più utilizzare. Chi è in possesso di ticket acquistati in precedenza li dovrà utilizzare entro il 30 ottobre. Lo ha spiegato Annalisa Folloni, sindaco di Filattiera e anche delegata per i trasporti all’Unione dei Comuni, durante il confronto con il primo cittadino di Casola Riccardo Ballerini, nel corso della trasmissione del sabato mattina di RadioA “Riparti in Lunigiana”.

I sindaci nei giorni scorsi hanno incontrato l’ad del gruppo francese che prenderà in carico la gestione delle autolinee toscane. È stata finalmente scritta l’ultima parola di un contenzioso che si era aperto dopo la vittoria del concessionario al bando di gara europeo promosso da Regione Toscana cinque anni fa.

“Abbassare i costi e migliorare i servizi” sono le due richieste del territorio. “Se non portiamo i servizi nelle frazioni, non si ripopoleranno”. È stata annunciata l’acquisizione di mille nuovi mezzi (per la Regione). “E noi confidiamo nella svolta”, ha detto Folloni.

E qualche spiraglio arriva anche alla voce Sanità. Sempre in settimana, venerdì, tutti i sindaci si sono incontrati con l’assessore alla Sanità regionale, il quale ha ammesso di “non essere mai stato in Lunigiana”. Un territorio, ha aggiunto Folloni, “che non è facile pensare come reti di servizio se non sul posto”. Non è escluso il potenziamento delle strutture, con i fondi del Pnnr. Che però lasciano aperto il tema del personale medico insufficiente, “perché non si trovano i medici”.

Il sindaco Ballerini ha poi commentato il ritorno in Lunigiana della gestione dei rifiuti. “Siamo in un momento di transizione. Anche la raccolta dei rifiuti nel nostro territorio è molto complessa”. E nonostante questo sono molti i Comuni, a cominciare da Casola, dove la differenziata è arrivata all’80 per cento.

Molte le questioni aperte in questa fine estate, da quella dell’invasione dei cinghiali, che ha visto di nuovo i sindaci lunigianesi invocare a gran voce misure di contenimento straordinarie. Il tavolo aperto in settimana con prefettura e regione segna solo l’inizio di un percorso che dovrà dare risposte ai tanti, non solo agricoltori, che vedono invasi campi, orti, giardini E, ha fatto eco Folloni, occorre una visione di lungo periodo, “perché anche le squadre di caccia iniziano soffrire, si è esaurita la passione e si è visto con il referendum, i giovani votano per l’abolizione”. Agricoltura che soffre, secondo Ballerini, da quando nel 2016 con la fine delle comunità montane la materia è diventata competenza esclusiva della Regione. “In questo caso, allontanare un servizio, una funzione importante dal territorio è stato deleterio”.

E ancora, ecco sotto i riflettori l’ingresso di tutta la Lunigiana nella Biosfera dell’Appennino: l’ampliamento è stato deliberato il 15 settembre dagli Stati Generali dell’Unesco che quest’anno si sono tenuti in Nigeria. Filattiera, tra i comuni fondatori del Parco dell’Appennino, era già inclusa con altri 33 comuni. “Che ora diventano 80 – ha concluso Folloni -, si passa da 4 a 6 province e da 2 a 3 regioni”. Ma si tratta di un riconoscimento reversibile “se non saremo responsabili”. Ma sono molti i vantaggi, alcuni già visibili, come per esempio l’erogazione di fondi che hanno permesso l’acquisizione di bus ibridi o gli investimenti per l’efficientamento energetico delle scuole.

Redazione
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