Referendum 2025 in Lunigiana: diritti sociali promossi, cittadinanza divisa, ma non cambierà nulla

Il referendum abrogativo del 2025 ha visto in Lunigiana una netta affermazione del SÌ in quattro dei cinque quesiti proposti. Nei comuni di Fivizzano, Pontremoli e Aulla, le proposte relative alla tutela del lavoro — reintegro nei casi di licenziamento illegittimo, eliminazione del tetto alle indennità, limitazioni all’uso dei contratti a termine e responsabilità del datore in caso di infortuni — hanno ricevuto percentuali comprese tra l’86% e il 89%. Un risultato che evidenzia una chiara sensibilità del territorio verso i diritti dei lavoratori e una diffusa volontà di contrastare forme di precarizzazione e deresponsabilizzazione.

Un dato in controtendenza riguarda invece il quesito sulla cittadinanza italiana, l’unico tra i cinque a ottenere un sostegno più contenuto. Aulla registra il valore più basso, con un 55,76% di SÌ, mentre Pontremoli e Fivizzano si attestano attorno al 59%. Un segnale evidente di una maggiore cautela da parte dell’elettorato locale su temi legati all’identità e all’integrazione, rispetto alla nettezza con cui sono state abbracciate le battaglie sociali e sindacali.

Il quadro che emerge è quello di una Lunigiana pragmatica e coerente, fortemente orientata alla difesa del lavoro e dei suoi diritti storici, ma più divisa e riflessiva quando si entra nel campo delle trasformazioni civiche e culturali.

Tuttavia, ogni analisi locale si scontra con il dato nazionale: il referendum non ha raggiunto il quorum previsto dalla Costituzione, fermandosi ben al di sotto della soglia del 50% più uno degli aventi diritto. I quesiti, dunque, non produrranno effetti normativi e resteranno una testimonianza politica e sociale, più che uno strumento concreto di riforma.

Resta comunque significativo osservare come, in un contesto nazionale spesso disilluso, in Lunigiana si sia scelto di partecipare e di esprimersi con chiarezza, seppur invano. Un segnale che, pur senza modificare le leggi, restituisce voce e volontà a territori troppo spesso marginalizzati nel dibattito pubblico.

Iscriviti alla newsletter settimanale dell’Eco

Ogni venerdì una selezione di notizie, storie e approfondimenti dalla Lunigiana. Niente spam.

Leggi anche: