“L’emergenza creata dal crollo del viadotto di Albiano ha portato il Commissario alla ricostruzione del ponte Fulvio Maria Soccodato a sottoscrivere un protocollo d’intesa con il Ministero dei Trasporti, l’Anas e Salt, che prevede l’apertura del nuovo casello Albiano-Ceparana. La Salt ha realizzato il progetto prevedendo entrate ed uscite con solo apparati Telepass, escludendo altresì la presenza di un presidio per la gestione delle anomalie”. Lo dichiarano i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Sla Cisal in un comunicato unitario dopo l’inaugurazione di venerdì 16 luglio.
“Tali scelte non sono state in alcun modo comunicate alle organizzazioni sindacali – proseguono – che pure già dal 10 febbraio scorso avevano fatto richiesta di un incontro informativo sulla nuova struttura di cui già si parlava sulla stampa locale. Solo in data 21 maggio, dopo varie sollecitazioni fatte all’azienda, si è tenuto il primo incontro informativo alla presenza del Commissario Soccodato che, malgrado le critiche avanzate dalle organizzazioni sindacali, ha confermato la scelta della struttura senza la previsione di una cassa/Telepass in uscita e con l’assenza di un emettitore di biglietti in entrata in quanto ‘si prevede siano interessate da flussi di traffico non sostenuti’.
Strano – affermano i sindacati – che proprio oggi il PD di Ceparana si congratuli per l’apertura delle rampe che ‘serviranno un bacino di 30.000 abitanti e 1.000 attività produttive’. Ciò comporterà un mare di problemi per la gestione di chi entrerà nel casello senza Telepass e per quelli che vi usciranno senza tale apparato. Ma inammissibile è soprattutto il pericolo a cui si espongono gli utenti nel caso si blocchi il transito in uscita per una qualsivoglia ragione, con la possibilità che in breve tempo la coda, sui corti svincoli (160 metri), giunga in autostrada.
D’altra parte, atti e dichiarazioni degli enti territoriali mostrano chiaramente che i tempi di permanenza di quella stazione saranno realisticamente diversi rispetto a quelli dichiarati dal Commissario (12-14 mesi), per non parlare della richiesta della regione Liguria, che chiede la permanenza dell’opera anche dopo la ricostruzione del ponte; in tale prospettiva è inconcepibile che, per ‘risparmiare’ qualche migliaia di euro, si decida di dare un servizio monco e di esporre l’utenza a seri problemi di sicurezza. Nell’incontro del 13 luglio, dopo il sopralluogo presso il nuovo casello, che aveva mostrato la concreta possibilità di inserire in loco un container provvisorio attrezzato per garantire le presenza del presidio, e nonostante le organizzazioni sindacali avessero avanzato la disponibilità a valutare soluzioni transitorie qualora traguardassero il presidio, Salt ha rifiutato la redazione del progetto di dettaglio specifico. Per protestare contro tale impostazione ‘minimalista’ e per chiedere la presenza di un presidio, l’assemblea dei lavoratori Salt proclama una prima azione per domenica 25 luglio, con sciopero delle ultime 4 ore dei turni 2 e 3 in tutti i caselli dell’autostrada Salt“.