Continua l’attività di repressione della Squadra Mobile della Questura spezzina per arginare il fenomeno delle truffe in pregiudizio degli anziani.
Nell’ultimo anno si è registrato un incremento delle truffe telefoniche in pregiudizio di persone anziane, solitamente consumate ingenerando nelle vittime il timore di un pericolo immaginario ovvero l’erroneo convincimento di assecondare le richieste di un familiare.
Il comune denominatore è costituito dal fatto che l’interlocutore induce le vittime, solitamente persone fragili, a porre in essere atti per loro pregiudizievoli sotto il profilo economico.
Il bilancio dell’ultimo anno, a fronte di una settantina di truffe consumate, è di 9 persone identificate delle quali 3 tratte in arresto in flagranza di reato, 4 denunciate alla Procura della Repubblica per concorso nel reato di truffa e 2 per favoreggiamento personale.
L’ultimo truffatore è stato identificato e denunciato proprio oggi alla Procura della Repubblica della Spezia, per un tentativo di truffa nei confronti di una donna ottantaquattrenne ed una consumata in danno di una novantaduenne.
Il primo tentativo di truffa è avvenuto nel centro cittadino, la mattinata del 18 novembre 2023 quando una persona, qualificatasi per un maresciallo dei carabinieri, telefonava all’ottuagenaria riferendogli che, poco prima, la figlia aveva causato un grave incidente stradale. Per rendere più credibile la finzione, per pochi istanti passava al telefono una donna che stava piangendo, facendole credere trattarsi della figlia. Il finto sottufficiale rappresentava alla vittima che, per evitare l’arresto, avrebbe dovuto pagare una cauzione utilizzando tutto il denaro ed i preziosi che la donna aveva a disposizione in casa. Raccolto il denaro ed i gioielli di famiglia, l’anziana attendeva a casa l’arrivo della persona incaricata per ritirarli ma, quando costui suonava alla porta, non apriva avendo nel frattempo maturato il timore di poter essere vittima di un raggiro.
Con analogo modus operandi veniva poco dopo, nel quartiere di Mazzetta, consumata una truffa nei confronti della novantaduenne. Secondo un ormai collaudato copione il finto carabiniere la informava che il figlio aveva causato un grave incidente stradale con feriti. Subito dopo riceveva la telefonata da parte di un altro complice, un sedicente avvocato che, con la scusa di dover pagare subito i danni per dissuadere i familiari del ferito a sporgere denuncia, invitava l’ignara vittima a consegnare ad un incaricato tutto il denaro ed i preziosi custoditi in casa. Seguendo le istruzioni del falso legale l’anziana consegnava ad un uomo, che si presentava sotto l’abitazione, la somma di 3.000 euro in contanti e diversi oggetti preziosi.
Le indagini tempestivamente avviate dagli uomini e donne della Squadra Mobile consentivano, dapprima di raccogliere la denuncia delle vittime e, grazie alle indicazioni fornite, acquisire una serie di immagini tratte dalle telecamere di sicurezza cittadine, risultate indispensabili per riuscire ad identificare l’uomo incaricato a ritirare il denaro.
Nel primo caso quest’ultimo si era recato sotto casa della ottantaduenne, suonando insistentemente alla porta per farsi consegnare il provento del reato, ma desistendo dall’intento in quanto la stessa non apriva. Nella seconda, invece, lo stesso uomo portava a termine la truffa facendosi consegnare denaro e preziosi, per dileguarsi poi rapidamente nelle vie del centro città.
La diramazione a livello nazionale delle immagini raccolte consentiva, dopo un paio di mesi, di identificare l’autore del reato per un trentatreenne di origine campana, già gravato da precedenti di Polizia specifici.
L’uomo è stato recentemente fermato alla Stazione di Napoli da personale della Polizia Ferroviaria in occasione di un mirato controllo e indagato per una truffa consumata in pregiudizio di un’altra persona. Nel frangente vestiva con alcuni degli stessi particolari capi di abbigliamento ripresi dalle telecamere di sicurezza in occasione del tentativo e della truffa consumata alla Spezia.
Il giovane, proprio grazie alle immagini raccolte, veniva riconosciuto con certezza dagli investigatori della Squadra Mobile, oltre che per i capi di abbigliamento e per i tratti somatici, anche per una particolare cicatrice in prossimità di un occhio.
Il trentatreenne, un truffatore seriale, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per tentata truffa e truffa consumata, entrambe aggravata dall’aver agito in pregiudizio di persone caratterizzate da minorata difesa a causa dell’avanzata età mentre sono tuttora in corso accertamenti finalizzati ad identificare il complice “telefonista”.
Nell’ottica di prevenire questi insidiosi reati è in atto una mirata campagna di informazione da parte delle forze dell’ordine, illustrando le più diffuse tecniche utilizzate per consumare questo tipo di truffe, fornendo consigli per evitarle e raccomandando, in ogni caso sospetto, di contattare sempre e senza esitazioni il numero di emergenza “112”.