Un progetto complesso e ambizioso dedicato a uno degli ambienti naturali più affascinanti e amato dai turisti nella provincia di Massa Carrara. Una proposta che prevede la tutela e la promozione degli Stretti di Giaredo, nella zona fra i comuni di Zeri e Pontremoli. Per arrivare a questo obiettivo, il Consorzio di Bonifica Toscana Nord ha approvato uno studio di fattibilità tecnica ed economica da sottoporre al programma regionale Pr Toscana finanziato attraverso i fondi Fesr 2021-2027 per poco più di 2 milioni di euro: un intervento di prevenzione del dissesto idrogeologico e consolidamento dei versanti con contestuale valorizzazione paesaggistica del torrente Gordana nella zona degli Stretti di Giaredo. È il tratto dove l’area rocciosa facilita l’accesso al pubblico ma anche il punto più suggestivo e affascinante dell’intera gola fluviale, dove le pareti si fanno elevate e aspre, strette e variamente colorate e stratificate.
“Stiamo parlando di un’area naturalistica pregiata, che fa parte delle Zone speciali di conservazione e un luogo dove la tutela della biodiversità deve essere massima – evidenzia il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi -. Al tempo stesso negli ultimi anni queste gole scavate nella roccia sono diventate mete turistiche sempre più apprezzate in ambito internazionale, grazie anche al lavoro di promozione fatto dal territorio e dalle Guide Ambientali Escursionistiche, proprio per la loro peculiarità geologica nonché paesistica, da dedicare a escursioni naturalistiche e di trekking. L’obiettivo del progetto del Consorzio è di andare a ridurre il rischio idrogeologico, intervenendo sul versante sinistro del torrente Gordana e nel tratto terminale del fosso del Tufo, che è suo affluente, a pochi metri dall’imbocco della gola degli Stretti di Giaredo, in un tratto in cui il torrente Gordana scorre in alveo ristretto e fortemente inciso con sponde verticali di roccia arenacea stratificata”.
Il carattere torrentizio del corso d’acqua provoca un importante fenomeno erosivo che è aumentato negli ultimi anni a causa delle variazioni climatiche, amplificato anche dalla natura geologica stessa del sito andando in particolare a interessare la sponda sinistra dove si trovano delle aziende agricole.
“Il progetto prevede diverse linee di intervento – evidenzia ancora Ridolfi -. Da un lato la regimazione idraulica e la riduzione del rischio idrogeologico del torrente Gordana e del canale del Tufo, dall’altra la qualificazione del paesaggio fluviale, con realizzazione di sentieri e ripristino della vegetazione spondale. Così oltre al miglioramento della sicurezza del torrente avrà ricadute dirette sull’economia locale e su recupero del bosco, in quanto si configura come un’azione di restauro ambientale e di riqualificazione in un’area boscata con essenze di castagno e di quercia”.
Inoltre, uno degli obiettivi dell’intervento è poi quello di individuare percorsi di accesso agli Stretti esterni all’alveo del torrente, sicuri per gruppi e visitatori e accessibili in via eccezionale a mezzi di soccorso. Nella zona passa inoltre una parte dell’acquedotto comunale di Pontremoli, a rischio di rotture, che potrà essere messo così in maggiore salvaguardia.
Per quanto riguarda invece l’affluente Tufo, il progetto prevede di ridurre l’impatto dei fenomeni erosivi andando a rimodellare l’alveo. A valle della strada saranno realizzati due argini in terra, per evitare sversamenti incontrollati nei campi. Per ridurre le velocità di deflusso in caso di piena del canale e, contemporaneamente, trattenere il trasporto solido, saranno realizzate una serie di briglie a monte della strada.