I Carabinieri della stazione di Aulla hanno individuato e denunciato gli autori del raid alla stazione ferroviaria. Si tratta di due minorenni che in tre distinti episodi nelle notti del 26 aprile, del 7 e del 15 maggio scorso hanno danneggiato complessivamente 26 autovetture, asportando da alcune di esse quanto contenuto nella circostanza.
L’individuazione degli autori era avvenuta già nella notte dell’ultimo episodio quando i due sono stati identificati dai militari nelle vicinanze dei fatti ma le indagini sono proseguite incessanti allo scopo di acquisire ulteriori elementi e soprattutto di recuperare la refurtiva sottratta evitando che potesse essere dispersa prima dell’intervento dei carabinieri. È così che tempestivamente la Procura dei minorenni presso il tribunale di Genova ha emesso un decreto di perquisizione personale e domiciliare presso il domicilio dei giovani che i carabinieri hanno eseguito nel pomeriggio di ieri.
Nelle abitazioni è stata recuperata gran parte della refurtiva asportata dalle autovetture, oltre bastoni, pietre e martelli frangivetri asportati da mezzi pubblici ed utilizzati per rompere i cristalli delle autovetture. Nei prossimi giorni i carabinieri convocheranno le vittime al fine di procedere al riconoscimento ed all’eventuale restituzione agli aventi diritto della refurtiva.
Le indagini svolte dai Carabinieri non sono state semplici considerato che i due ragazzi erano incensurati, non conosciuti dalle forze dell’ordine e non noti nemmeno in zona. Nonostante ciò i militari dell’Arma hanno sviluppato in brevissimo tempo i pochi elementi a disposizione partendo proprio dai filmati degli impianti di videosorveglianza che tuttavia, da soli, non riuscivano a fornire elementi identificativi sugli autori; sono stati quindi svolti accertamenti nelle banche dati delle forze di polizia, sentite persone informate sui fatti, eseguite comparazioni antropometriche ed, in ultimo, eseguite le perquisizioni locali e domiciliari che hanno fornito la definitiva prova della responsabilità dei due individui.
Ancora da approfondire le cause del gesto considerato che la refurtiva asportata è di pochissimo e tenue valore, soprattutto se rapportata ai danni causati. A questo scopo i militari, sotto la direzione della Procura della Repubblica del Tribunale di Genova ed in particolare del Procuratore Capo Tiziana Paolillo e del Sostituto Procuratore Francesca Sussarellu, in queste ore stanno esaminando il materiale investigativo a disposizione. I due minori adesso dovranno rispondere di furto aggravato, danneggiamento, ricettazione e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.