“La costituzione di parte civile, i cui contorni meglio definiremo giovedì durante la conferenza stampa in streaming, è per la nostra associazione un atto dovuto a tutela di territorio, delle sue imprese e dei suoi abitanti, che è stato profondamente danneggiato. Per la Val di Magra, la Lunigiana e per i confinanti territori liguri il crollo del Ponte Albiano ha avuto la portata di uno tsunami. Il crollo di una delle principali strade di collegamento con l’area della Val di Magra ha creato uno svantaggio economico, sociale e strutturale enorme. Questo va detto, ricordato e ribadito alla luce anche di una situazione pandemica che ha peggiorato un quadro già molto complicato e dai tempi incerti”: così il presidente di Cna Massa Carrara, Paolo Bedini anticipa i contenuti della conferenza stampa prevista per giovedì prossimo.
Alla conferenza stampa parteciperanno insieme al presidente della principale associazione degli artigiani e delle pmi, il Prof. Avv. Carlo Golda già incaricato da Cna Fita (Autotrasporto) per la sua costituzione di parte offesa e parte civile nel procedimento giudiziario per il crollo del ponte Morandi in Genova ed il responsabile sindacale, Giacomo Cucurnia. Coordinerà i lavori Gino Angelo Lattanzi (Responsabile Relazioni Istituzionali Cna Massa Carrara).
“Ci siamo affidati ad un legale che sta già affrontando il delicato percorso giuridico del crollo del Ponte Morandi. – anticipa Bedini – In questi mesi abbiamo più volte incontrato le imprese e ci siamo attivati nei confronti dei rappresentanti del territorio sia a Roma che a Firenze. Crediamo però che sia necessario, come forza associativa del territorio, spingersi oltre portando la nostra azione ad un livello ulteriore indipendentemente da chi sarà giudicato”.