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Polizia e guardia di finanza smantellano traffico di droga a Massa

Il 28 giugno, personale dell’U.P.G.S.P. della Questura di Massa Carrara, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, tesa al contrasto ed alla repressione dei delitti concernenti gli stupefacenti in questo Comune, ha effettuato uno specifico monitoraggio in via Aurelia Ovest, in luoghi dove avviene lo spaccio di stupefacente, già oggetto di pregressi analoghi servizi.
In questo contesto, alle ore 18.00, un equipaggio del predetto Ufficio, nel transitare in via Aurelia Ovest, notava un uomo consegnare un sacchetto di colore beige a due donne che si trovavano a bordo di una autovettura Renault Megane. L’individuo, dopo aver consegnato il sacchetto, faceva rientro nella sua abitazione, mentre l’auto con a bordo le due donne ripartiva in direzione di Massa.
Insospettiti dalla condotta dei soggetti sopraindicati, gli operatori, con l’ausilio di altra pattuglia automontata, procedevano al fermo del veicolo in questione, all’interno del quale, riposto sul sedile posteriore lato sinistro, veniva immediatamente individuato il sacchetto di colore beige, riconosciuto come quello consegnato, poco prima, dall’uomo.
All’interno del sacchetto in esame, gli Agenti rinvenivano una bustina in nylon contenente sostanza pulvirulenta di colore bianco per un peso di 6,22 grammi, risultata in un secondo momento sostanza da taglio, n. 3 telefoni cellulari marca NOKIA, n. 1 bilancino di precisione funzionante e con residui di sostanze stupefacenti sul piattopeso, materiale per il confezionamento di dosi di stupefacenti, ed in specie vari dischetti in cellophane pretagliati, vari sacchetti sempre di cellophane, elastici metallici del tipo da alimenti per sigillare i sacchetti, n. 1 forbicina in metallo, n. 2 dosi di hashish rispettivamente del peso di 0,93 e 1,14 grammi, n. 3 schede telefoniche intatte (di cui due TIM ed una WIND) e n. 2 schede prive di SIM, rispettivamente una marca TIM ed una WIND, n. 1 scheda del tipo magnetico utilizzabile per la preparazione delle dosi.
Valutato il contenuto del sacchetto, il personale operante si portava presso l’abitazione, dove aveva visto entrare il soggetto che aveva ceduto il materiale.
All’interno dell’immobile veniva riconosciuto il soggetto, identificato per un cittadino italiano di origini marocchine di 31 anni, incensurato.
Informato dal personale sopraindicato che la sua abitazione sarebbe stata sottoposta a perquisizione, l’uomo consegnava spontaneamente un sacchetto contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina, suddivisa in 20 dosi di vario peso e in tre cosiddetti “cristalli” della medesima sostanza, per un peso totale complessivo di 36,00 grammi lordi.
Atteso il rinvenimento della sostanza stupefacente sopraindicata, i Poliziotti hanno deciso di procedere alla perquisizione domiciliare con l’ausilio di specifiche unità cinofile della Guardia di Finanza del Gruppo Massa Carrara.
La perquisizione, negativa per quanto concerne l’interno dell’abitazione, è stata poi estesa al veicolo della persona, una FIAT Punto, parcheggiata all’interno del cortile di pertinenza della casa. All’interno del portabagagli dell’auto, grazie anche al fiuto dei due cani, sono stati rinvenuti uno zaino in tela, una busta per la spesa e due sacchetti di carta, tutti contenenti 34 confezioni di sostanze stupefacente del tipo hashish, per un peso totale di 10 kg e 346,75 grammi.
Considerate le aggravanti del caso il soggetto veniva tratto in arresto per l’ipotesi delittuosa di cui all’art. 73 co.1° e 3° del D.P.R. 309/90, e associato presso la Casa di Reclusione di Massa in attesa dell’udienza di convalida.
La sostanza stupefacente rinvenuta e l’autovettura venivano sottoposte a sequestro penale.
Le due donne, entrambe marocchine, in regola con il soggiorno, una di 27 anni e l’altra di 32 anni, la prima residente a Montignoso, l’altra a Roma, venivano sottoposte a perquisizione.
L’atto permetteva di rinvenire nella disponibilità delle medesime Euro 1.140,00 in banconote di vario taglio, la somma di Euro 150,00 e due schede prepagate. Il danaro e le schede venivano sottoposte a sequestro penale. Mentre entrambe venivano indagate in stato di libertà per il concorso nel reato con l’individuo tratto poco prima in arresto.
Nella giornata del 1 luglio 2019 il GIP presso il Tribunale di Massa ha convalidato l’arresto, applicando la misura cautelare della custodia in carcere, ritenuta essere la sola misura proporzionata all’entità dei fatti e alla pericolosità sociale dell’indagato, idonea ad elidere il rischio di reiterazione delle condotte criminose in esame.

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