mercoledì 11 Dicembre 2024

Per vendere la droga si facevano pubblicità con i messaggi via telefono, arrestati

“Operativi h24…in qualsiasi momento noi ci siamo, vi aspetto per dimostrare che il materiale è veramente ottimo”.
Con questa frase apparentemente innocua spedita a destra e a manca con un messaggino telefonico, un 28enne e un 27enne originari del Marocco, avevano comunicato alla rete di clienti abituali il loro ritorno sulla “piazza” dello spaccio, pubblicizzando l’ottima qualità dello stupefacente in vendita.
I due stranieri non avrebbero mai immaginato che la frase “ci vediamo presto” scritta a chiusura del singolare messaggio, sarebbe stata poi raccolta come un invito dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Carrara. I militari dell’Arma, infatti, si sono messi sulle tracce dei pusher e dopo una serie di appostamenti per capire il loro modus operandi, hanno studiato le contromosse per coglierli di sorpresa. Alla fine, i Carabinieri sono passati all’azione e qualche giorno fa, con un mirato servizio “sotto copertura” per passare inosservati, hanno atteso l’arrivo dei magrebini in uno dei soliti posti della città, dove erano soliti fissare gli appuntamenti con i clienti.
Appena i due extracomunitari si sono presentati con la loro autovettura, i Carabinieri a bordo di un’auto civetta sono usciti allo scoperto e poi, paletta alla mano, hanno intimato al conducente di fermarsi. Quest’ultimo non ne ha voluto sapere di assecondare l’invito dei militari dell’Arma e ha schiacciato il piede sull’acceleratore.
È iniziato così un prolungato inseguimento che alla fine ha visto i militari dell’Arma superare l’auto dei due stranieri e poi sbarrare loro la strada con un’abile manovra che li ha costretti a fermarsi. A quel punto, sia il conducente che il passeggero sono schizzati fuori dall’auto e hanno proseguito la fuga di corsa, prontamente inseguiti da due Carabinieri che li hanno rincorsi senza mai perderli di vista, mentre un’altra pattuglia si è preoccupata di recuperare il veicolo abbandonato dai fuggitivi.
Non è stato facile per i militari catturare i due magrebini, che una volta raggiunti, anziché arrendersi hanno reagito con calci e pugni nel tentativo di scampare all’arresto, arrivando al punto da ferire un carabiniere che poi è stato refertato con cinque giorni di prognosi.
Dopo averli ammanettati e dichiarati in arresto entrambi per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, è scattata la perquisizione personale e dell’autovettura. Il 28enne aveva addosso due dosi di cocaina, inoltre durante la fuga si era disfatto di altre due dosi di polvere bianca che sono state recuperate dai Carabinieri durante la successiva ricognizione dei luoghi. Il 27enne, invece, è risultato al terminale un habitué dello spaccio di cocaina, infatti circa tre mesi fa era uscito dal carcere di Trento, dove aveva scontato una condanna sempre per reati di droga.
A seguire, la perquisizione dell’auto ha riservato altre sorprese ai militari dell’Arma che hanno trovato nell’abitacolo circa 40 dosi di cocaina, di peso variabile fino ad un massimo di tre grammi a confezione. I due pusher avevano le dosi di droga a portata di mano vicino i sedili, pronte per essere smistate fra i vari acquirenti. Oltre alla cocaina, sono stati sequestrati anche venti grammi di hashish nonché alcune centinaia di euro che i due extracomunitari portavano nelle tasche dei pantaloni, ritenuti provento dello spaccio, visto che entrambi sono risultati clandestini e disoccupati, oltre che senza una fissa dimora.
A quel punto, per i due stranieri sono scattate le manette. Il 28enne è risultato al terminale anche rientrato illegalmente in Italia, dopo che nel 2018 era stato rimpatriato con un Provvedimento di espulsione firmato dal Prefetto di Massa-Carrara. Processati entrambi per direttissima, il 28enne ha patteggiato davanti al Giudice Dario BERRINO del Tribunale di Massa una pena a 16 mesi di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e resistenza e violenza a pubblico ufficiale in concorso, invece il suo complice, scagionato dalle accuse per il possesso della droga, ha patteggiato 11 mesi di reclusione solo per la resistenza.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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