Lo vediamo spesso anche dalle nostri parti, è un vivace primo cittadino di un comune sull’Appennino vicino alla nostra Lunigiana. E anche quest’anno si riconferma alla guida di Berceto, “il paese di montagna più vicino al mare”.
Non ha bisogno di presentazioni, lui è Luigi Lucchi e per la terza volta è pronto a guidare il suo piccolo gioiello al di là del passo della Cisa.
In campo dal 1972, da sempre socialista dichiarato Lucchi si è appena confermato con oltre il 75% dei consensi, segno dell’affetto che i suoi concittadini nutrono nei suoi confronti.
“Mi fa piacere. Fare il sindaco nel proprio paese é una cosa bella, positiva, appagante – dichiara a Repubblica Parma. Ora, dopo anni di lotte, anche molto dure, sempre per il bene dei bercetesi, posso terminare la mia carriera politica con serenità, con tanti soldi da spendere a favore del territorio: sono arrivati 2,2 milioni di euro da investire, partiremo sicuramente da questo dato.”
Programmi per l’immediato? “Prima di tutto, il futuro: curare la crescita di una nuova classe dirigente giovane, preparata, in grado di prendere il mano il Comune alla fine di questo mio mandato; migliorare la struttura comunale e il suo funzionamento, spendendo bene tutti i soldi che abbiamo in cassa, grazie alle attività degli ultimi anni. E poi – conclude Lucchi -, seguire quello che abbiamo detto in campagna elettorale: una forte attenzione agli anziani, seguire una logica Unesco nei progetti di sviluppo, continuare nell’intervento della fabbrica-incubatoio di Ghiare”.