A partire da oggi, 2 luglio, l’ospedale di Massa non ha più pazienti ricoverati nella terapia intensiva Covid. L’ultimo paziente che ancora si trovava nel reparto si è negativizzato ed è stato spostato. Adesso restano ricoverate 5 persone nel reparto di degenze ordinarie Covid, ma il fatto che non vi siano più persone in terapia intensiva conferma l’attuale decremento della pandemia nel territorio della provincia di Massa Carrara e dell’Azienda USL Toscana nord ovest.
A Massa, il picco di ricoveri per Covid era stato raggiunto nella primavera del 2020, esattamente il 23 aprile, durante la prima ondata, quando al Noa si arrivarono ad avere 166 persone positive ricoverate contemporaneamente: 34 in terapia intensiva, 23 in terapia subintensiva e 109 in degenza ordinaria.
Una situazione che non si è ripetuta nelle due successive ondate pandemiche grazie alla riorganizzazione dei ricoveri Covid attuata a livello di rete ospedaliera.
Il personale adesso si sta occupando di curare gli attuali 5 ricoverati positivi, con la speranza che presto anche il Noa, come altri ospedali dell’AUSL Toscana nord ovest, possa annunciare che anche l’ultimo paziente Covid è stato dimesso, come è successo proprio oggi all’ospedale “Versilia” di Lido di Camaiore.
“E’ una bella notizia – dice Alberto Baratta, direttore della struttura Anestesia e rianimazione della zona Apuane e Lunigiana – non solo per una ritrovata normalità tanto attesa, ma anche per chi in rianimazione ha prestato il suo servizio con professionalità e impegno. La struttura resterà comunque pronta ad eventuali nuovi ricoveri Covid, nel caso di ripresa, non auspicabile ma possibile, dei contagi”.
“Nella rianimazione di Massa – aggiunge Baratta – sono transitati 239 pazienti, tutti assistiti al massimo da medici, infermieri e Oss. In questo momento così liberatorio è a tutti questi operatori sanitari che va il mio ringraziamento”.
Il progressivo svuotamento dei reparti Covid, tra l’altro, permetterà al Noa di far fronte con maggior tranquillità alla stagione estiva, che con l’arrivo dei turisti e dei vacanzieri vede aumentare la popolazione presente sul territorio e, inevitabilmente, anche le richieste di assistenza sanitaria e di soccorso.