Oggi all’ospedale Apuane il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha consegnato ufficialmente la medaglia d’oro “Pegaso” della Regione al direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest Maria Letizia Casani. Il riconoscimento è stato conferito al personale della sanità toscana per la competenza e l’impegno profusi durante tutto il periodo della pandemia da Covid 19, dalla prima emergenza alla fase attuale.
La consegna, come ha ricordato il presidente Rossi, è stata effettuata simbolicamente nelle mani del direttore dell’Asl nord ovest, in rappresentanza di uno dei territori colpiti per primi e più duramente dal virus, ma che, nonostante questo, ha saputo operare efficacemente a tutela della salute di tutti i cittadini e della risorsa-ospedale.
Il presidente della Regione ha evidenziato come la sanità toscana abbia saputo affrontare la crisi in modo esemplare grazie alla capacità di tutti i suoi operatori, nessuno escluso. E’ stata questa la dimostrazione che una sanità pubblica che funziona ha davvero una marcia in più.
“Durante tutto il periodo della pandemia da Covid-19, dalla prima emergenza fino alla fase attuale – si legge nella motivazione del premio – il Sistema Sanitario Regionale ha saputo rispondere efficacemente grazie alla professionalità e alla dedizione di tutto il personale sanitario e dei volontari, e ad una efficiente organizzazione territoriale.
In Toscana i malati Covid sono stati gestiti con efficacia ed efficienza, da un lato, grazie alla tempestiva presa in carico da parte di tutto il personale medico e infermieristico e di tutti gli altri operatori della sanità degli ospedali, dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta; e dall’altro grazie ad una rete della sanità fatta di presidi territoriali piccoli ma efficienti, e di grandi strutture moderne e flessibili, nelle quali è stato possibile aumentare in tempi rapidi, nelle ore più difficili dell’emergenza, i posti letto di terapia intensiva.
Si tratta di esempi di ottima sanità, che intendiamo valorizzare e celebrare con il conferimento della Medaglia d’Oro “Pegaso” della Regione Toscana a tutto il personale della sanità Toscana”.
In apertura del suo intervento Rossi ha ricordato tutte le vittime del Covid che nell’ambito di Massa Carrara sono state circa il 10% di quelle di tutta la Toscana ed ha fatto un nome per tutti: quello del sindaco, suo amico personale, Paolo Grassi, deceduto purtroppo nel periodo di picco del Coronavirus.
La dottoressa Casani ha sottolineato la sua soddisfazione e gratitudine per il fatto che la Regione abbia pensato di premiare il personale di questo territorio perché prima linea nella battaglia contro il Coronavirus ed ha ringraziato il presidente Rossi per la sua presenza e per il supporto costante alla Direzione.
Sicuramente senza il coordinamento regionale e l’impegno anche personale del presidente, nella fase “acuta” della pandemia ci sarebbero infatti stati più problemi.
Questo riconoscimento è un giusto premio per operatori che hanno fatto davvero tanto, dimostrando un grande attaccamento alla propria professione, vista davvero come una missione, all’Azienda ed al Servizio Sanitario. Il premio è stato consegnato simbolicamente alla sanità di Massa Carrara perché questo è stato l’ambito territoriale più colpito dal Coronavirus ma deve sicuramente essere condiviso con tutti i 14mila operatori, perché la gestione dell’emergenza è stata di livello aziendale.
Questo momento così complesso ha stimolato la collaborazione tra professionisti, anche di territori diversi, perché eravamo tutti consapevoli che solo con una gestione unitaria, con un vero lavoro di squadra, con l’aiuto reciproco e con la collaborazione tra i professionisti ed i servizi dei vari ambiti territoriali sarebbe stato possibile uscire dalla crisi.
In questo senso si è rivelata fondamentale la nuova organizzazione per grandi Asl che ha reso appunto possibile una grande integrazione tra i servizi ed i professionisti.
E di grande rilevanza nell’adeguata gestione dell’emergenza sono risultati i nuovi ospedali presenti sul nostro territorio, Lucca e Apuane, la cui modernità e flessibilità hanno permesso una continua e rapida riorganizzazione degli spazi in relazione alle esigenze anche del singolo momento.
Oltre al personale ospedaliero il direttore generale ha ringraziato anche tutti gli operatori del territorio, del dipartimento della prevenzione, che ha svolto e continua a svolgere un lavoro massacrante e complesso, e tutto il personale che quotidianamente lavora con professionalità e dedizione, dimostrando di essere una vera squadra.
Il direttore sanitario dell’ospedale Apuane Giuliano Biselli ha ripercorso puntualmente, a partire dal 2 marzo quando è stato diagnosticato il primo caso all’ospedale di Pontremoli, le varie fasi legate alla diffusione del virus ed alla grande risposta da parte del personale.
Nel ringraziare tutti gli operatori, Biselli ha messo in rilievo la risposta rapida che c’è stata a livello professionale ed organizzativo all’ospedale Apuane, struttura nuova è particolarmente flessibile, mentre gli ospedali di Pontremoli e Fivizzano hanno avuto un ruolo altrettanto importante, per la gestione dell’attività ordinaria.
Un esempio di grande efficienza è stato la trasformazione di un intero ospedale in una struttura di Malattie infettive, con oltre 200 posti letto Covid. Le terapie intensive al NOA sono inoltre passate da 10 a 40 posti letto.
Il direttore dell’ospedale ha inoltre rievocato alcuni episodi simbolo di quei giorni complessi, come ad esempio il primo parto Covid, i primi bambini trovati positivi al Coronavirus, i sorrisi degli operatori e alcuni gesti di riconoscenza di pazienti. Si è quindi detto orgoglioso di aver gestito una fase così delicata contornato da un gruppo motivato e professionale in tutti i settori, medico, infermieristico, tecnico e via dicendo. Ha ringraziato anche il tessuto sociale, per tutto il periodo dell’emergenza molto vicino, anche con molte graditissime donazioni, al personale dell’ospedale e del territorio.
Alla cerimonia di consegna del Pegaso d’Oro c’è stato anche un apprezzato momento musicale jazz offerto dai “Donatori di Musica” Michela Lombardi e Federico Frassi. In 13 anni, nell’ambito di questa iniziativa, si sono svolti 400 concerti a Massa Carrara, nel reparto di Oncologia diretto daAndrea Mambrini ed in altre strutture ospedaliere e territoriali. L’attività dei “Donatori di Musica”, proseguita anche in tempo Covid con la rassegna “Affàcciati alla Finestra”, è da molto tempo riconosciuta come parte integrante delle cure dei pazienti.