Operazione antidroga (denominata “Ultimo Giorno”) condotta dagli uomini della Polizia di Stato, che ha portato all’arresto, per violazione della legge sugli stupefacenti, di dieci cittadini, quasi tutti di origine nordafricana ed una cittadina italiana, residenti tra Massa, Carrara, Avenza ed Aulla.
Un vero e proprio collaudato sodalizio criminale (quello tra italiani e stranieri di origine magrebina) che poteva contare su diversi fiancheggiatori che svolgevano il compito di custodi e sentinelle dello stupefacente.
L’attività condotta dagli uomini della sezione Narcotici della Squadra Mobile della Questura apuana, nell’operazione denominata Ultimo Giorno, coordinata dai magistrati della locale Procura della Repubblica (Sost. Proc. Dr. Mansi), ha portato anche a sequestri di diverse e consistenti quantità di sostanza stupefacente: nel complesso, si è stimata una quantità di sostanza stupefacente (cocaina) di ottima qualità e purissima pari a cinquemila dosi circa che dovevano essere immesse nel circuito illegale dello spaccio su tutta la zona apuo versiliese.
La droga era nascosta nei luoghi più disparati, talvolta occultata all’interno di appartamenti, nella zona di Marina di Massa, altre volte all’interno di autovetture parcheggiate in strada, nella disponibilità di uno degli stranieri arrestati ed ancora presso terreni impervi e di difficile localizzazione.
Nel corso delle perquisizioni effettuate è stata rinvenuta e sequestrata anche una notevole quantità di materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente (nylon termosaldato, macchina per il sottovuoto, bilancini elettronici di precisione, materiale per il “taglio”) pronto, una volta confezionato, per essere immesso sul mercato oppure per essere trasportato in altre zone.
Nel corso delle varie operazioni gli agenti della Squadra Mobile hanno anche denunciato altri cittadini italiani per detenzione illecita di sostanze stupefacenti poiché trovati in possesso di modiche quantità di sostanza stupefacente.
Gli agenti hanno pedinato i soggetti, che viaggiavano a bordo di svariati mezzi di locomozione, per accertare lo scambio e la cessione di droga. Singolari anche alcune modalità di cessione dello stupefacente tra le quali spicca la “consegna a domicilio” effettuata dal gruppo dei soggetti arrestati.
Le attività svolte hanno deposto logicamente e ragionevolmente sulla sussistenza di un quadro indiziario grave (supportato anche dagli elementi probatori raccolti) in relazione al coinvolgimento di gran parte dei soggetti monitorati.
I soggetti arrestati sono stati portati presso il carcere di Massa e sono stati posti a disposizione della Magistratura inquirente.